Il generatore di Scott–Russell è tradizionalmente legato alla generazione di onde solitarie in un canale sperimentale. In una più ampia accezione può rappresentare l’ampia classe di onde transitorie lineari e non che si possono generare con lo stesso apparato sperimentale, caduta verticale di un corpo di forma regolare con porosità nulla. Viene illustrata una estensione della teoria lineare del transitorio che segue la perturbazione generata dal corpo di Scott–Russell in un dominio bidimensionale. L’applicazione della doppia trasformata di Laplace–Fourier delle equazioni che governano il moto fornisce una soluzione analitica che descrive l’andamento della superficie libera. L’azione del corpo sul fluido viene modellata come un impulso istantaneo impresso alla superficie libera al momento dell’impatto e come un campo di velocità orizzontale generato dal corpo in caduta durante il suo moto subacqueo. I risultati della teoria sono confrontati con i dati acquisiti nell’ambito di un’intensa attività sperimentale, mostrando come la modellazione più esaustiva della dinamica locale intorno al corpo, cioè l’inclusione dei contributi sia di impulso che di velocità, permette una riproduzione molto soddisfacente del fronte delle onde transitorie generate sulla superficie libera (leading wave).

Sul generatore di Scott Russell

DI RISIO, MARCELLO
2004-01-01

Abstract

Il generatore di Scott–Russell è tradizionalmente legato alla generazione di onde solitarie in un canale sperimentale. In una più ampia accezione può rappresentare l’ampia classe di onde transitorie lineari e non che si possono generare con lo stesso apparato sperimentale, caduta verticale di un corpo di forma regolare con porosità nulla. Viene illustrata una estensione della teoria lineare del transitorio che segue la perturbazione generata dal corpo di Scott–Russell in un dominio bidimensionale. L’applicazione della doppia trasformata di Laplace–Fourier delle equazioni che governano il moto fornisce una soluzione analitica che descrive l’andamento della superficie libera. L’azione del corpo sul fluido viene modellata come un impulso istantaneo impresso alla superficie libera al momento dell’impatto e come un campo di velocità orizzontale generato dal corpo in caduta durante il suo moto subacqueo. I risultati della teoria sono confrontati con i dati acquisiti nell’ambito di un’intensa attività sperimentale, mostrando come la modellazione più esaustiva della dinamica locale intorno al corpo, cioè l’inclusione dei contributi sia di impulso che di velocità, permette una riproduzione molto soddisfacente del fronte delle onde transitorie generate sulla superficie libera (leading wave).
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