La stima della risalita (runup) di un fronte d’onda transitorio che si propaga sulla superficie libera di un corpo idrico è di fondamentale importanza per la sicurezza delle sponde dei bacini artificiali o delle aeree costiere potenzialmente interessate da tale fenomeno. Viene proposta una formula previsionale, basata su dati sperimentali originali, che fornisce la stima della risalita di onde impulsive su piani inclinati in funzione delle caratteristiche dell’onda incidente (altezza e periodo) e della configurazione geometrica (pendenza del piano inclinato e tirante idrico). E’ stato effettuato un confronto con le stime fornite da formule note in letteratura e si è trovato un buon accordo sia con quelle di origine sperimentale, sia con quelle di tipo teorico, con la differenza che quella proposta è applicabile alle diverse tipologie di perturbazioni e include, a differenza di quelle esistenti, il periodo della perturbazione tra le variabili indipendenti. Infine è stata applicata una teoria analitico–numerica non lineare allo scopo di confrontare la soluzione teorica con i risultati sperimentali.

Risalita di onde impulsive su piani inclinati

DI RISIO, MARCELLO;
2004-01-01

Abstract

La stima della risalita (runup) di un fronte d’onda transitorio che si propaga sulla superficie libera di un corpo idrico è di fondamentale importanza per la sicurezza delle sponde dei bacini artificiali o delle aeree costiere potenzialmente interessate da tale fenomeno. Viene proposta una formula previsionale, basata su dati sperimentali originali, che fornisce la stima della risalita di onde impulsive su piani inclinati in funzione delle caratteristiche dell’onda incidente (altezza e periodo) e della configurazione geometrica (pendenza del piano inclinato e tirante idrico). E’ stato effettuato un confronto con le stime fornite da formule note in letteratura e si è trovato un buon accordo sia con quelle di origine sperimentale, sia con quelle di tipo teorico, con la differenza che quella proposta è applicabile alle diverse tipologie di perturbazioni e include, a differenza di quelle esistenti, il periodo della perturbazione tra le variabili indipendenti. Infine è stata applicata una teoria analitico–numerica non lineare allo scopo di confrontare la soluzione teorica con i risultati sperimentali.
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