The convent of S. Angel of Ocre stands on a rock spur, overlooking the Middle Valley of Aterno River, a few kilometers from L’Aquila. It has medieval origin, its name recalls the worship of S. Michael the Arcangel, diffused in Longobard age; the place name suggests the relationships with the Tavoliere, defined by the millenary grazing system of transhumance. The first certain information on a church- hermitage dates XII century. From the early XV century, there is a Benedictine monastery, but the current settlement is attributable to the late XV century when the Franciscan friars replace it. It presents modification and stratification processes; the church has been reconfigured in the mid-eighteen century, perhaps as consequence of 1703 earthquake. It is abandoned in 1860, reused in the XX century until 2009, when it’s damaged by the seism. The architectural surveying allows the analysis of the historical, architectural, material, metrological and proportional characteristics, of the degradation pathologies and instability phenomena. According to these studies, a project of restoration and seismic improvement is designed.

Il convento di S. Angelo d’Ocre sorge su di uno sperone roccioso a dominare la Media Valle del Fiume Aterno, a pochi chilometri dall’Aquila. Di origine alto medievale, il nome rinvia al culto di S. Michele Arcangelo, diffuso in epoca longobarda, toponimo che, insieme a molti presenti nel territorio, suggerisce quella serie di relazioni con il Tavoliere definiti dalla millenaria pratica della transumanza. La prima notizia certa risale al XII secolo, relativa ad una chiesa, connessa ad un probabile romitorio; successivamente, agli inizi del Quattrocento, vi è un insediamento monastico benedettino. L’impianto attuale è ascrivibile alla fine del XV secolo quando subentrano i frati minori francescani. Nel tempo ha subito processi di modificazione e stratificazione, in particolare è della metà del XVIII secolo la riconfigurazione della chiesa, probabilmente come conseguenza del terremoto del 1703. In abbandono nel 1860, è riutilizzato nel XX secolo fino al 2009 quando è danneggiato dal sisma. Una campagna di rilievo architettonico ha consentito di analizzare le caratteristiche storiche, architettoniche, materiche, metrologiche e proporzionali, delle patologie di degrado e dei fenomeni di dissesto. Sulla base di tali studi è stato sviluppato un progetto di restauro architettonico e miglioramento sismico.

Il convento di S. Angelo Ocre. Rilievo e Conoscenza

Stefano Brusaporci
;
Gianfranco Ruggieri
;
Pamela Maiezza
;
2017-01-01

Abstract

The convent of S. Angel of Ocre stands on a rock spur, overlooking the Middle Valley of Aterno River, a few kilometers from L’Aquila. It has medieval origin, its name recalls the worship of S. Michael the Arcangel, diffused in Longobard age; the place name suggests the relationships with the Tavoliere, defined by the millenary grazing system of transhumance. The first certain information on a church- hermitage dates XII century. From the early XV century, there is a Benedictine monastery, but the current settlement is attributable to the late XV century when the Franciscan friars replace it. It presents modification and stratification processes; the church has been reconfigured in the mid-eighteen century, perhaps as consequence of 1703 earthquake. It is abandoned in 1860, reused in the XX century until 2009, when it’s damaged by the seism. The architectural surveying allows the analysis of the historical, architectural, material, metrological and proportional characteristics, of the degradation pathologies and instability phenomena. According to these studies, a project of restoration and seismic improvement is designed.
2017
978-88-916-2483-3
Il convento di S. Angelo d’Ocre sorge su di uno sperone roccioso a dominare la Media Valle del Fiume Aterno, a pochi chilometri dall’Aquila. Di origine alto medievale, il nome rinvia al culto di S. Michele Arcangelo, diffuso in epoca longobarda, toponimo che, insieme a molti presenti nel territorio, suggerisce quella serie di relazioni con il Tavoliere definiti dalla millenaria pratica della transumanza. La prima notizia certa risale al XII secolo, relativa ad una chiesa, connessa ad un probabile romitorio; successivamente, agli inizi del Quattrocento, vi è un insediamento monastico benedettino. L’impianto attuale è ascrivibile alla fine del XV secolo quando subentrano i frati minori francescani. Nel tempo ha subito processi di modificazione e stratificazione, in particolare è della metà del XVIII secolo la riconfigurazione della chiesa, probabilmente come conseguenza del terremoto del 1703. In abbandono nel 1860, è riutilizzato nel XX secolo fino al 2009 quando è danneggiato dal sisma. Una campagna di rilievo architettonico ha consentito di analizzare le caratteristiche storiche, architettoniche, materiche, metrologiche e proporzionali, delle patologie di degrado e dei fenomeni di dissesto. Sulla base di tali studi è stato sviluppato un progetto di restauro architettonico e miglioramento sismico.
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