INTRODUZIONE: La relazione alimentazione – salute nell’invecchiamento non riguarda solo il declino funzionale causato da malnutrizione e/o denutrizione ma, nell’ottica dell’Healthy ageing, anche il mantenimento e il miglioramento dello stato di salute attraverso un regime alimentare corretto. Esistono linee guida specifiche per l’età anziana, come le Food Based Dietary Guidelines australiane riprese nei documenti ufficiali dell’OMS. Studi longitudinali hanno dimostrato l’associazione tra misure di adeguatezza a tali raccomandazioni e misure di outcome riferite a salute fisica, mentale e sociale, funzioni cognitive, capacità funzionali nelle attività di vita quotidiana. MATERIALI E METODI: Su un campione di 195 soggetti anziani (rapporto F/M = 1.5:1; età media = 71.8±0.4 anni) arruolati presso un ambulatorio di nutrizione clinica e uno di medicina generale della ASL di Frosinone, è stato condotto uno studio osservazionale a disegno trasversale. È stata utilizzata una versione adattata del Total Diet Score (TDS), un sistema validato da Russell et al [2017] che attribuisce un punteggio numerico per la misura dell’adeguatezza delle abitudini alimentari alle linee guida specifiche per l’età anziana. RISULTATI: Il calcolo del TDS ha consentito di rilevare: una peggiore adeguatezza delle componenti relative a consumo di frutta e verdura, assunzione di acqua e attività fisica; una peggiore adeguatezza della dieta tra i soggetti di sesso maschile e più anziani; una forza di associazione maggiore tra adeguatezza della dieta e outcomes di salute fisica (numero di patologie diagnosticate) negli uomini (OR=0.051, p<0.05) rispetto alle donne (OR=0.717, n.s.), nelle quali, secondo il modello di regressione multipla, l’influenza dell’eccesso ponderale risulta maggiore rispetto a quella dello score dietetico (OR=3.185, p=0.053). Inoltre, la prevalenza di sovrappeso/obesità nel campione è superiore ai dati di sorveglianza nazionali, confermando il rischio di eccessivo apporto energetico per gli anziani in relazione ai cambiamenti metabolici che intervengono con l’età. CONCLUSIONI: Metodi di scoring basati su linee-guida possono risultare utili sia per l’assessment del comportamento alimentare nell’anziano sia per l’educazione sanitaria a uno stile salubre, sostenibile e duraturo nel tempo.
Raccomandazioni e sistemi di scoring delle abitudini alimentari in età anziana: studio osservazionale su un campione di pazienti ambulatoriali della provincia di Frosinone.
De Felice Maria;CESARINI, VALENTINA;D’Aloisio Francesco;INNOCENZI, LUDOVICO;Scatigna Maria
2017-01-01
Abstract
INTRODUZIONE: La relazione alimentazione – salute nell’invecchiamento non riguarda solo il declino funzionale causato da malnutrizione e/o denutrizione ma, nell’ottica dell’Healthy ageing, anche il mantenimento e il miglioramento dello stato di salute attraverso un regime alimentare corretto. Esistono linee guida specifiche per l’età anziana, come le Food Based Dietary Guidelines australiane riprese nei documenti ufficiali dell’OMS. Studi longitudinali hanno dimostrato l’associazione tra misure di adeguatezza a tali raccomandazioni e misure di outcome riferite a salute fisica, mentale e sociale, funzioni cognitive, capacità funzionali nelle attività di vita quotidiana. MATERIALI E METODI: Su un campione di 195 soggetti anziani (rapporto F/M = 1.5:1; età media = 71.8±0.4 anni) arruolati presso un ambulatorio di nutrizione clinica e uno di medicina generale della ASL di Frosinone, è stato condotto uno studio osservazionale a disegno trasversale. È stata utilizzata una versione adattata del Total Diet Score (TDS), un sistema validato da Russell et al [2017] che attribuisce un punteggio numerico per la misura dell’adeguatezza delle abitudini alimentari alle linee guida specifiche per l’età anziana. RISULTATI: Il calcolo del TDS ha consentito di rilevare: una peggiore adeguatezza delle componenti relative a consumo di frutta e verdura, assunzione di acqua e attività fisica; una peggiore adeguatezza della dieta tra i soggetti di sesso maschile e più anziani; una forza di associazione maggiore tra adeguatezza della dieta e outcomes di salute fisica (numero di patologie diagnosticate) negli uomini (OR=0.051, p<0.05) rispetto alle donne (OR=0.717, n.s.), nelle quali, secondo il modello di regressione multipla, l’influenza dell’eccesso ponderale risulta maggiore rispetto a quella dello score dietetico (OR=3.185, p=0.053). Inoltre, la prevalenza di sovrappeso/obesità nel campione è superiore ai dati di sorveglianza nazionali, confermando il rischio di eccessivo apporto energetico per gli anziani in relazione ai cambiamenti metabolici che intervengono con l’età. CONCLUSIONI: Metodi di scoring basati su linee-guida possono risultare utili sia per l’assessment del comportamento alimentare nell’anziano sia per l’educazione sanitaria a uno stile salubre, sostenibile e duraturo nel tempo.Pubblicazioni consigliate
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