La trasformazione dell'esistente si configura come uno degli ambiti che, nell'architettura, raggiunge un alto grado di complessità, chiamando in causa tutte le risorse della disciplina. Si tratta quasi di un progetto di secondo grado, legato alla pratica del restauro architettonico ma al contempo dotato di una specificità disciplinare del tutto autonoma. Nella storia culturale dell'architettura l'opera di trasformazione dell'esistente, soprattutto nel contesto italiano, ha rivestito costantemente un ruolo fondante del ragionamento teorico come anche della pratica progettuale. Questo libro ripercorre le tappe salienti di questa vicenda, evidenziando come il rapporto con le manifestazioni fisiche del passato sia stato interpretato, di volta in volta, seguendo l'onda lunga del pensiero filosofico di ogni periodo. Le preesistenze sono "materiale di progetto": in quanto tali, l'autore contemporaneo ne può disporre il destino, interpretandole ed inserendole nella vita delle nuove architetture. Le modalità di questo processo ermeneutico sono ampie e diversificate, tanto da costringere i progettisti a mettere in gioco tutte le loro capacità perché antico e nuovo possano convivere, armoniosamente, nello stesso orizzonte di cose. Costruzione, utilità, bellezza: viene chiamato in causa l'intero spettro degli strumenti del progetto, sino a riflettere sull'architettura in toto. Nonostante il carattere fondante di questa problematica, la riflessione critica in merito risulta ancora frammentaria e disarticolata. Scopo di questo libro è pertanto riordinare i ragionamenti ed i problemi critici all'interno di un sistema metodologico coerente.

Architettura in trasformazione. Problemi critici del progetto sull'esistente

DE MATTEIS, Federico
2009-01-01

Abstract

La trasformazione dell'esistente si configura come uno degli ambiti che, nell'architettura, raggiunge un alto grado di complessità, chiamando in causa tutte le risorse della disciplina. Si tratta quasi di un progetto di secondo grado, legato alla pratica del restauro architettonico ma al contempo dotato di una specificità disciplinare del tutto autonoma. Nella storia culturale dell'architettura l'opera di trasformazione dell'esistente, soprattutto nel contesto italiano, ha rivestito costantemente un ruolo fondante del ragionamento teorico come anche della pratica progettuale. Questo libro ripercorre le tappe salienti di questa vicenda, evidenziando come il rapporto con le manifestazioni fisiche del passato sia stato interpretato, di volta in volta, seguendo l'onda lunga del pensiero filosofico di ogni periodo. Le preesistenze sono "materiale di progetto": in quanto tali, l'autore contemporaneo ne può disporre il destino, interpretandole ed inserendole nella vita delle nuove architetture. Le modalità di questo processo ermeneutico sono ampie e diversificate, tanto da costringere i progettisti a mettere in gioco tutte le loro capacità perché antico e nuovo possano convivere, armoniosamente, nello stesso orizzonte di cose. Costruzione, utilità, bellezza: viene chiamato in causa l'intero spettro degli strumenti del progetto, sino a riflettere sull'architettura in toto. Nonostante il carattere fondante di questa problematica, la riflessione critica in merito risulta ancora frammentaria e disarticolata. Scopo di questo libro è pertanto riordinare i ragionamenti ed i problemi critici all'interno di un sistema metodologico coerente.
2009
978-88-568-0422-5
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