Lo studio delle superfici architettoniche ha spesso sollecitato un confronto tra differenti discipline umanistiche e scientifiche, come la storia dell’arte, l’architettura, il restauro o la chimica. In particolare, la lettura delle finiture architettoniche, degli intonaci più o meno decorati, delle malte di allettamento e degli stucchi, è come per nessun altro materiale costitutivo, il vero ‘bordo’ di scambio tra le diverse figure presenti in un cantiere di restauro. Basti pensare all’affresco o, per meglio dire, al dipinto murale, che per il restauratore è pellicola pittorica e tavolozza dell’autore da conservare nella sua integrità, per lo storico dell’arte oggetto di ricerca iconografica e storiografica, per il chimico e, in generale, per il conservation scientist materia caratterizzabile nelle sue più minute componenti, per l’architetto non solo superficie da studiare per comprendere le forme e la figuratività dello spazio, ma anche documento materiale per conoscere e interpretare la materia di supporto dell’affresco, cioè la costruzione stessa. L’osservazione attenta dei materiali costitutivi delle superfici architettoniche, d’altra parte, non si limita a fornire una conoscenza ‘epidermica’ dell’oggetto, ma contribuisce alla comprensione storico-critica del manufatto e delle sue vicende costruttive e conservative

Lo studio delle malte antiche per la formazione multidisciplinare. Insegnamenti ed eredità di Giorgio Torraca

BARTOLOMUCCI, Carla;
2015-01-01

Abstract

Lo studio delle superfici architettoniche ha spesso sollecitato un confronto tra differenti discipline umanistiche e scientifiche, come la storia dell’arte, l’architettura, il restauro o la chimica. In particolare, la lettura delle finiture architettoniche, degli intonaci più o meno decorati, delle malte di allettamento e degli stucchi, è come per nessun altro materiale costitutivo, il vero ‘bordo’ di scambio tra le diverse figure presenti in un cantiere di restauro. Basti pensare all’affresco o, per meglio dire, al dipinto murale, che per il restauratore è pellicola pittorica e tavolozza dell’autore da conservare nella sua integrità, per lo storico dell’arte oggetto di ricerca iconografica e storiografica, per il chimico e, in generale, per il conservation scientist materia caratterizzabile nelle sue più minute componenti, per l’architetto non solo superficie da studiare per comprendere le forme e la figuratività dello spazio, ma anche documento materiale per conoscere e interpretare la materia di supporto dell’affresco, cioè la costruzione stessa. L’osservazione attenta dei materiali costitutivi delle superfici architettoniche, d’altra parte, non si limita a fornire una conoscenza ‘epidermica’ dell’oggetto, ma contribuisce alla comprensione storico-critica del manufatto e delle sue vicende costruttive e conservative
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