The present study stems from the awareness that investigations on traditional masonry techniques in Sardinia, and particularly those aimed at dating of historical architectures, are insufficient compared to the studies produced on other Italian cultural areas since the Nineties of the XXth century. Over the last decade, the Restoration chair at the School of Architecture of Cagliari carried out a research project focused on the systematic archaeometrical investigation of traditional masonries (12th-19th centuries). The investigation aim is to define chronotypological references, so that it can be easier to recognize, date and preserve the so-called minor buildings which are not philologically dated, unlike those examined. The first systematic test is referred to the knowledge of the formal, dimensional and technological aspects of Sardinian medieval fortified system (12th-15th centuries). The protocol of investigation, specific for the local peculiarities, based on a transdisciplinary approach, started with the indirect analysis. Then, a direct survey of the structures was carried out through photographic, architectural and material evaluations, with non-destructive diagnostic techniques. The creation of a Geotopographic Database and of a WebGIS were essential to archive and manage the collected information. These tools allowed us to cross-refer the archival and archaeometrical, very useful to facilitate the definition of chronotypes. In conclusion, this method allowed us to gain the knowledge of local historic masonries, identifying important references for dating buildings. In particular, the socalled minor architectures are often the subject of improper intervention that disregards their historical and cultural values. By consequence dating is an essential tool to protect and conserve them. An efficacious design project on historical buildings needs to be based on conservative criteria, for which recognition of the specific technologies of historical materials is fundamental. Also, this study offers a better understanding of the medieval defence system, whose current fragmentation - as the result of the absence of preservation actions, abandonment, demolition, improper reuse and reconstructions - shows the necessity of identifying its values and critical issues, essential for a project aimed at the protection and the enhancement of its components.

Le ricerche finora prodotte sulle tecniche costruttive murarie tradizionali sarde finalizzate alla datazione delle architetture storiche locali risultano ad oggi ancora insufficienti soprattutto se confrontate con quelle prodotte in altri ambiti nazionali. Tale considerazione ha indotto la cattedra di Restauro della Scuola di Architettura di Cagliari a sviluppare un progetto di ricerca incentrato sull’analisi delle murature storiche (XII-XIX secc.), condotta con il supporto di analisi archeometriche. L’obiettivo principale è la definizione di benchmark cronotipologici capaci di facilitare il riconoscimento, la datazione e, conseguentemente, la tutela della cosiddetta architettura minore che, a differenza delle fabbriche analizzate nella ricerca, non risulta filologicamente databile. Il primo studio sistematico si è incentrato sulla ricognizione delle peculiarità formali, dimensionali e tecnologiche delle architetture fortificate medievali della Sardegna (XII-XV sec.). Ciò è stato condotto attraverso un protocollo di indagine transdisciplinare, modulato assecondando le specificità del sistema. La prassi operativa si è basata sulla preliminare disamina delle fonti edite (bibliografiche, archivistiche e iconografiche), seguita dall’indagine in situ, mediante rilievo fotografico e metrico, propedeutico alla definizione di valutazioni architettoniche, materiche e diagnostico-conoscitive, costruttive e tecnologiche. Fondamentale è stata la costruzione di uno strumento di archiviazione e gestione dei dati raccolti: ovvero di un Database Geotopografico e di un WebGIS. Tali strumenti hanno facilitato l’interpolazione dei risultati delle indagini, volti prioritariamente alla definizione di cronotopi. La ricerca ha consentito di implementare la conoscenza sulle tecniche costruttive murarie locali, individuando caratteri cronotipologici riferibili a circoscritti areali geografici e specifici ambiti cronologici, particolarmente importanti per la datazione delle architetture minori, spesso oggetto di interventi indiscriminati e inconsapevoli dei valori storici e culturali insiti in essi. Com’è noto, infatti, un efficace intervento di restauro non può che basarsi su un approccio consapevole, proprio a partire dal riconoscimento delle peculiari tecniche costruttive impiegate. Inoltre, l’attuale frammentazione del sistema medievale fortificato - a seguito di abbandoni, demolizioni, incongrui riusi e ricostruzioni improprie - ha reso ormai improrogabile l’individuazione di valori e criticità, fondamentale per la progettazione di un organico e sistemico intervento di restauro volto alla tutela e alla valorizzazione di tale patrimonio architettonico.

Medieval Sardinian castles. Typologies, forms and materials

Bartolomucci C;
2017-01-01

Abstract

The present study stems from the awareness that investigations on traditional masonry techniques in Sardinia, and particularly those aimed at dating of historical architectures, are insufficient compared to the studies produced on other Italian cultural areas since the Nineties of the XXth century. Over the last decade, the Restoration chair at the School of Architecture of Cagliari carried out a research project focused on the systematic archaeometrical investigation of traditional masonries (12th-19th centuries). The investigation aim is to define chronotypological references, so that it can be easier to recognize, date and preserve the so-called minor buildings which are not philologically dated, unlike those examined. The first systematic test is referred to the knowledge of the formal, dimensional and technological aspects of Sardinian medieval fortified system (12th-15th centuries). The protocol of investigation, specific for the local peculiarities, based on a transdisciplinary approach, started with the indirect analysis. Then, a direct survey of the structures was carried out through photographic, architectural and material evaluations, with non-destructive diagnostic techniques. The creation of a Geotopographic Database and of a WebGIS were essential to archive and manage the collected information. These tools allowed us to cross-refer the archival and archaeometrical, very useful to facilitate the definition of chronotypes. In conclusion, this method allowed us to gain the knowledge of local historic masonries, identifying important references for dating buildings. In particular, the socalled minor architectures are often the subject of improper intervention that disregards their historical and cultural values. By consequence dating is an essential tool to protect and conserve them. An efficacious design project on historical buildings needs to be based on conservative criteria, for which recognition of the specific technologies of historical materials is fundamental. Also, this study offers a better understanding of the medieval defence system, whose current fragmentation - as the result of the absence of preservation actions, abandonment, demolition, improper reuse and reconstructions - shows the necessity of identifying its values and critical issues, essential for a project aimed at the protection and the enhancement of its components.
2017
978-88-917-6048-7
Le ricerche finora prodotte sulle tecniche costruttive murarie tradizionali sarde finalizzate alla datazione delle architetture storiche locali risultano ad oggi ancora insufficienti soprattutto se confrontate con quelle prodotte in altri ambiti nazionali. Tale considerazione ha indotto la cattedra di Restauro della Scuola di Architettura di Cagliari a sviluppare un progetto di ricerca incentrato sull’analisi delle murature storiche (XII-XIX secc.), condotta con il supporto di analisi archeometriche. L’obiettivo principale è la definizione di benchmark cronotipologici capaci di facilitare il riconoscimento, la datazione e, conseguentemente, la tutela della cosiddetta architettura minore che, a differenza delle fabbriche analizzate nella ricerca, non risulta filologicamente databile. Il primo studio sistematico si è incentrato sulla ricognizione delle peculiarità formali, dimensionali e tecnologiche delle architetture fortificate medievali della Sardegna (XII-XV sec.). Ciò è stato condotto attraverso un protocollo di indagine transdisciplinare, modulato assecondando le specificità del sistema. La prassi operativa si è basata sulla preliminare disamina delle fonti edite (bibliografiche, archivistiche e iconografiche), seguita dall’indagine in situ, mediante rilievo fotografico e metrico, propedeutico alla definizione di valutazioni architettoniche, materiche e diagnostico-conoscitive, costruttive e tecnologiche. Fondamentale è stata la costruzione di uno strumento di archiviazione e gestione dei dati raccolti: ovvero di un Database Geotopografico e di un WebGIS. Tali strumenti hanno facilitato l’interpolazione dei risultati delle indagini, volti prioritariamente alla definizione di cronotopi. La ricerca ha consentito di implementare la conoscenza sulle tecniche costruttive murarie locali, individuando caratteri cronotipologici riferibili a circoscritti areali geografici e specifici ambiti cronologici, particolarmente importanti per la datazione delle architetture minori, spesso oggetto di interventi indiscriminati e inconsapevoli dei valori storici e culturali insiti in essi. Com’è noto, infatti, un efficace intervento di restauro non può che basarsi su un approccio consapevole, proprio a partire dal riconoscimento delle peculiari tecniche costruttive impiegate. Inoltre, l’attuale frammentazione del sistema medievale fortificato - a seguito di abbandoni, demolizioni, incongrui riusi e ricostruzioni improprie - ha reso ormai improrogabile l’individuazione di valori e criticità, fondamentale per la progettazione di un organico e sistemico intervento di restauro volto alla tutela e alla valorizzazione di tale patrimonio architettonico.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11697/131705
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