INTRODUZIONE L’infanzia precoce (3-5 anni) è un periodo critico per la prevenzione dell’obesità. I comportamenti correlati al bilancio energetico, le caratteristiche psicologiche e i processi fisiologici si strutturano a questa età, quando è ancora possibile l’ ‘imprinting’ con esperienze determinanti per lo stile di vita futuro. Lo studio osservazionale, a disegno trasversale, è finalizzato a descrivere il profilo nutrizionale di bambini in età prescolare e dei rispettivi caregivers (genitori/tutori). MATERIALI E METODI Nell’A.S. 2017-2018 sono stati arruolati 108 caregivers degli alunni di due Scuole dell’Infanzia della Provincia dell’Aquila ai quali sono stati somministrati due questionari proxy già utilizzati nel progetto europeo ToyBox. Sono state rilevate variabili socio-demografiche, attitudinali, comportamentali e di contesto e le frequenze di consumo dei principali gruppi di alimenti. L’elaborazione statistica è stata di tipo descrittivo. RISULTATI L’età dei bambini è pari mediamente a 4.6 ± 0.9 anni (range 1.9 – 6.0 anni). Il consumo di bevande da parte dei caregivers è risultato adeguato (prediligono acqua limitando le bevande zuccherate) e quello di snack orientato a scelte salutari (per es. il 37% sceglie frutta e il 28% verdure più di una volta al giorno, il 25% yogurt 5-6 volte alla settimana). Tuttavia, il 25% di essi non dichiara un netto disaccordo con il consumo di bevande zuccherate (succhi e bibite) da parte dei bambini ogni volta che questi lo desiderino o con l’affermazione che berle tutti i giorni possa comprometterne la salute. Inoltre, è chiaro il ruolo protettivo di frutta e verdura e la necessità di considerarli scelte salubri per lo snacking, tuttavia una proporzione molto bassa di bambini consuma realmente verdure crude o cotte, come confermato anche dai dati effettivi di consumo rilevati con il FFQ. Meno chiara è l’opportunità di scegliere latte e yogurt non zuccherati per il loro bambini. Risultano scarsi il consumo di prodotti da forno integrali, di pesce e di legumi. CONCLUSIONI Tra i limiti dello studio la bassa numerosità campionaria e la modalità di arruolamento non randomizzato. Tra le prospettive di ricerca future, la definizione di sottogruppi a maggior rischio, per caratteristiche socio-demografiche come la cittadinanza e il livello di istruzione. Lo studio fa emergere la necessità di formare i caregivers sulla salute nutrizionale fin dall’età precoce e di renderli confidenti sulle loro capacità di superare le barriere percepite rispetto a modelli alimentari più salubri nei loro bambini.

Profilo nutrizionale in età prescolare: indagine pilota in un campione di bambini della provincia dell’Aquila

V. Cesarini;CARMIGNANI, MARIA CRISTINA;A. R. Giuliani;M. Scatigna;L. Fabiani
2018-01-01

Abstract

INTRODUZIONE L’infanzia precoce (3-5 anni) è un periodo critico per la prevenzione dell’obesità. I comportamenti correlati al bilancio energetico, le caratteristiche psicologiche e i processi fisiologici si strutturano a questa età, quando è ancora possibile l’ ‘imprinting’ con esperienze determinanti per lo stile di vita futuro. Lo studio osservazionale, a disegno trasversale, è finalizzato a descrivere il profilo nutrizionale di bambini in età prescolare e dei rispettivi caregivers (genitori/tutori). MATERIALI E METODI Nell’A.S. 2017-2018 sono stati arruolati 108 caregivers degli alunni di due Scuole dell’Infanzia della Provincia dell’Aquila ai quali sono stati somministrati due questionari proxy già utilizzati nel progetto europeo ToyBox. Sono state rilevate variabili socio-demografiche, attitudinali, comportamentali e di contesto e le frequenze di consumo dei principali gruppi di alimenti. L’elaborazione statistica è stata di tipo descrittivo. RISULTATI L’età dei bambini è pari mediamente a 4.6 ± 0.9 anni (range 1.9 – 6.0 anni). Il consumo di bevande da parte dei caregivers è risultato adeguato (prediligono acqua limitando le bevande zuccherate) e quello di snack orientato a scelte salutari (per es. il 37% sceglie frutta e il 28% verdure più di una volta al giorno, il 25% yogurt 5-6 volte alla settimana). Tuttavia, il 25% di essi non dichiara un netto disaccordo con il consumo di bevande zuccherate (succhi e bibite) da parte dei bambini ogni volta che questi lo desiderino o con l’affermazione che berle tutti i giorni possa comprometterne la salute. Inoltre, è chiaro il ruolo protettivo di frutta e verdura e la necessità di considerarli scelte salubri per lo snacking, tuttavia una proporzione molto bassa di bambini consuma realmente verdure crude o cotte, come confermato anche dai dati effettivi di consumo rilevati con il FFQ. Meno chiara è l’opportunità di scegliere latte e yogurt non zuccherati per il loro bambini. Risultano scarsi il consumo di prodotti da forno integrali, di pesce e di legumi. CONCLUSIONI Tra i limiti dello studio la bassa numerosità campionaria e la modalità di arruolamento non randomizzato. Tra le prospettive di ricerca future, la definizione di sottogruppi a maggior rischio, per caratteristiche socio-demografiche come la cittadinanza e il livello di istruzione. Lo studio fa emergere la necessità di formare i caregivers sulla salute nutrizionale fin dall’età precoce e di renderli confidenti sulle loro capacità di superare le barriere percepite rispetto a modelli alimentari più salubri nei loro bambini.
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