È noto in letteratura che marcati deficit delle funzioni cognitive sono associati a forme gravi di disturbo bipolare (DB) e che tali disturbi possono influenzarne il decorso e predirne la prognosi. In questo studio abbiamo esaminato un gruppo di soggetti affetti da DB, al fine di verificare se l’outcome sintomatologico fosse correlato con la prestazione ottenuta nei test neuropsicologici. Sono stati studiati un gruppo di 28 soggetti affetti da DB. I diagnosticati secondo i criteri del DSM-IV sono tutti afferenti al SPDC a direzione Universitaria, ASL 04, L’Aquila. Metodi. I soggetti sono stati sottoposti a valutazione sintomatologica e neuropsicologica al primo contatto con la struttura (T0) e dopo 6 mesi (T6). Successivamente (dopo 6 mesi) il campione è stato suddiviso in due gruppi, un gruppo (n=11) con sintomatologia residua (Hamilton Rating Scale for Depression >8; Young Mania Rating Scale >6) e un gruppo (n=17) in remissione sintomatologica (Hamilton Rating Scale for Depression <8; Young Mania Rating Scale <6). Risultati. I risultati hanno evidenziato che nella valutazione psicopatologica, il gruppo con sintomatologia residua ha mostrato un peggior funzionamento globale. Per quanto riguarda le prove neuropsicologiche i risultati hanno evidenziato che al T0 entrambi i gruppi presentavano deficit neuropsicologici. Il gruppo con sintomatologia residua, tuttavia, presentava già al T0 maggiori deficit cognitivi nell’abilità di pianificazione e nelle prove relative alla cognizione sociale. Nel confronto a T6, il gruppo in remissione sintomatologica presentava una normalizzazione delle funzioni cognitive, mentre nel gruppo con sintomatologia residua i soggetti presentavano marcati deficit cognitivi. Conclusioni. La presenza di deficit cognitivi nelle fasi acute della patologia e la loro permanenza nelle fasi di parziale remissione del DB sono stati evidenziati in numerosi studi. Nella nostra ricerca abbiamo evidenziato un decorso sfavorevole nei soggetti che all’inizio del trattamento mostravano maggiori deficit cognitivi, individuando un ruolo predittivo di questi ultimi sulla prognosi del disturbo.

Recovery in bipolar disorder is central to its definition but is rarely complete. Previous work has suggested that neuropsychological impairment and social cognition disorders, persist during, the euthymic state, but has been confounded partly by mild affective symptoms in remitted patients. The aim of our study is to characterize a neuropsychological profile in bipolar subjects in euthymic phase, in non remitted bipolar subjects and in schizophrenic subjects with an emphasis on social cognition and executive functioning. Methods. Seventeen euthymic and I I non remitted patients with bipolar disorders were compared with 64 schizophrenics patients and thirty healthy controls on neuropsychological and social cognition tasks. Results. All bipolar patients, like schizophrenics, were impaired on social cognition tasks, attention set shifting, verbal memory and executive functions. In euthymic bipolar group only social cognitive deficit survived controlling for mild affective symptoms. This deficit was related to progression of illness, but was nonetheless present in a subgroup of patients near illness onset, like in schizophrenics. Conclusions. Social cognition deficit may represent a neuropsychological vulnerability in schizophrenia and bipolar disorders. These findings add to the growing evidence that common mechanisms may contribute to bipolar affective disorder and schizophrenia.

Neurocognitive function and bipolar disorder: role of social cognition as a predictor [Funzioni neuropsicologiche nel disturbo bipolare: Ruolo della cognizione sociale come predittore di esito]

MAZZA, MONICA;PACITTI, FRANCESCA;POLLICE R;CASACCHIA M;RONCONE, RITA
2008-01-01

Abstract

Recovery in bipolar disorder is central to its definition but is rarely complete. Previous work has suggested that neuropsychological impairment and social cognition disorders, persist during, the euthymic state, but has been confounded partly by mild affective symptoms in remitted patients. The aim of our study is to characterize a neuropsychological profile in bipolar subjects in euthymic phase, in non remitted bipolar subjects and in schizophrenic subjects with an emphasis on social cognition and executive functioning. Methods. Seventeen euthymic and I I non remitted patients with bipolar disorders were compared with 64 schizophrenics patients and thirty healthy controls on neuropsychological and social cognition tasks. Results. All bipolar patients, like schizophrenics, were impaired on social cognition tasks, attention set shifting, verbal memory and executive functions. In euthymic bipolar group only social cognitive deficit survived controlling for mild affective symptoms. This deficit was related to progression of illness, but was nonetheless present in a subgroup of patients near illness onset, like in schizophrenics. Conclusions. Social cognition deficit may represent a neuropsychological vulnerability in schizophrenia and bipolar disorders. These findings add to the growing evidence that common mechanisms may contribute to bipolar affective disorder and schizophrenia.
2008
È noto in letteratura che marcati deficit delle funzioni cognitive sono associati a forme gravi di disturbo bipolare (DB) e che tali disturbi possono influenzarne il decorso e predirne la prognosi. In questo studio abbiamo esaminato un gruppo di soggetti affetti da DB, al fine di verificare se l’outcome sintomatologico fosse correlato con la prestazione ottenuta nei test neuropsicologici. Sono stati studiati un gruppo di 28 soggetti affetti da DB. I diagnosticati secondo i criteri del DSM-IV sono tutti afferenti al SPDC a direzione Universitaria, ASL 04, L’Aquila. Metodi. I soggetti sono stati sottoposti a valutazione sintomatologica e neuropsicologica al primo contatto con la struttura (T0) e dopo 6 mesi (T6). Successivamente (dopo 6 mesi) il campione è stato suddiviso in due gruppi, un gruppo (n=11) con sintomatologia residua (Hamilton Rating Scale for Depression >8; Young Mania Rating Scale >6) e un gruppo (n=17) in remissione sintomatologica (Hamilton Rating Scale for Depression <8; Young Mania Rating Scale <6). Risultati. I risultati hanno evidenziato che nella valutazione psicopatologica, il gruppo con sintomatologia residua ha mostrato un peggior funzionamento globale. Per quanto riguarda le prove neuropsicologiche i risultati hanno evidenziato che al T0 entrambi i gruppi presentavano deficit neuropsicologici. Il gruppo con sintomatologia residua, tuttavia, presentava già al T0 maggiori deficit cognitivi nell’abilità di pianificazione e nelle prove relative alla cognizione sociale. Nel confronto a T6, il gruppo in remissione sintomatologica presentava una normalizzazione delle funzioni cognitive, mentre nel gruppo con sintomatologia residua i soggetti presentavano marcati deficit cognitivi. Conclusioni. La presenza di deficit cognitivi nelle fasi acute della patologia e la loro permanenza nelle fasi di parziale remissione del DB sono stati evidenziati in numerosi studi. Nella nostra ricerca abbiamo evidenziato un decorso sfavorevole nei soggetti che all’inizio del trattamento mostravano maggiori deficit cognitivi, individuando un ruolo predittivo di questi ultimi sulla prognosi del disturbo.
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