In the second half of 19th century the city of Rome had a period of great urban transformations: the Pope Pio IX and the government of the new Kingdom of Italy, strongly pushed the modernization of the “Eternal city”. One of the most relevant signs of that period was the construction of several iron and steel bridges along the Tiber. In the 20th century most of these connections were unfortunately replaced, losing this precious heritage which was strongly linked to the technological culture of the time. This intangible heritage is fragile due to the time that erases its memory. The aim of the contribution is its rediscovering through tools of virtual reality and BIM sources which guarantee its enhancement proposing an innovative dissemination tool. In order to make it possible an operational methodology is specifically focused on features of 19th century iron bridges. The validation of this methodology is carried out through the modeling of two case studies, with a view to further extending the experimentation to other possible case studies.

Nella seconda metà del XIX secolo Pio IX e, in seguito, il nuovo Regno d’Italia avviarono a Roma ambiziosi programmi di trasformazione urbana, volti a promuovere una radicale modernizzazione della “città Eterna”. Una delle più prestigiose testimonianze di questo periodo fu la costruzione di numerosi ponti in ferro e acciaio per i nuovi attraversamenti sul Tevere. Nel XX secolo molti di questi ponti sono stati demoliti, con la perdita di un significativo patrimonio che costituiva una manifestazione della cultura tecnologica dell’epoca e che rappresenta oggi un patrimonio intangibile, purtroppo fragile poiché il tempo ne sta cancellando la memoria. La finalità del contributo è quello di proporne una riscoperta attraverso gli strumenti della realtà virtuale e delle risorse BIM che possano garantirne la valorizzazione e costituire un innovativo strumento di divulgazione. A tal fine si propone una metodologia operativa, appositamente calibrata sulle caratteristiche delle costruzioni in ferro ottocentesche, la cui validazione viene svolta attraverso la modellazione di due casi studio, nell’ottica di estendere in seguito la sperimentazione anche ad altri.

Realtà aumentata per il patrimonio perduto dei ponti in ferro del XIX secolo a Roma Augmented Reality for the Lost Heritage of Roman Iron Bridges of 19th Century

Morganti R;Tosone A;Di Donato D;Abita M
2019-01-01

Abstract

In the second half of 19th century the city of Rome had a period of great urban transformations: the Pope Pio IX and the government of the new Kingdom of Italy, strongly pushed the modernization of the “Eternal city”. One of the most relevant signs of that period was the construction of several iron and steel bridges along the Tiber. In the 20th century most of these connections were unfortunately replaced, losing this precious heritage which was strongly linked to the technological culture of the time. This intangible heritage is fragile due to the time that erases its memory. The aim of the contribution is its rediscovering through tools of virtual reality and BIM sources which guarantee its enhancement proposing an innovative dissemination tool. In order to make it possible an operational methodology is specifically focused on features of 19th century iron bridges. The validation of this methodology is carried out through the modeling of two case studies, with a view to further extending the experimentation to other possible case studies.
2019
978-88-944866-0-5
Nella seconda metà del XIX secolo Pio IX e, in seguito, il nuovo Regno d’Italia avviarono a Roma ambiziosi programmi di trasformazione urbana, volti a promuovere una radicale modernizzazione della “città Eterna”. Una delle più prestigiose testimonianze di questo periodo fu la costruzione di numerosi ponti in ferro e acciaio per i nuovi attraversamenti sul Tevere. Nel XX secolo molti di questi ponti sono stati demoliti, con la perdita di un significativo patrimonio che costituiva una manifestazione della cultura tecnologica dell’epoca e che rappresenta oggi un patrimonio intangibile, purtroppo fragile poiché il tempo ne sta cancellando la memoria. La finalità del contributo è quello di proporne una riscoperta attraverso gli strumenti della realtà virtuale e delle risorse BIM che possano garantirne la valorizzazione e costituire un innovativo strumento di divulgazione. A tal fine si propone una metodologia operativa, appositamente calibrata sulle caratteristiche delle costruzioni in ferro ottocentesche, la cui validazione viene svolta attraverso la modellazione di due casi studio, nell’ottica di estendere in seguito la sperimentazione anche ad altri.
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