Per estrazione accademica degli Autori, è risultato naturale documentarsi riguardo allo “stato dell’arte” esistente sia in ambito accademico che in quello professionale circa la presenza dell’anatocismo nell’ammortamento di mutui “alla francese” (in capitalizzazione composta). Si tratta di un tipico argomento di Matematica Finanziaria, corso di insegnamento di base in un percorso formativo universitario di primo livello, che ha suscitato tanta attenzione da parte del mondo professionale dei Magistrati (solo di alcuni), dei consulenti tecnici (dottori commercialisti) e dei consulenti legali (esperti di diritto bancario e finanziario). Lo studio condotto dagli Autori riguarda rilevanti articoli di studiosi ma anche di “asserzioni” presenti in commenti, testi e siti web professionali che, nel corso del presente capitolo, saranno esaminati, accettati o, se del caso, confutati. L’interesse attorno all’anatocismo è giustificato per l’impatto economico e sociale che tale fenomeno sta avendo e che potrebbe ulteriormente avere nei rapporti tra Istituti di credito e loro clienti. Per un esperto di Matematica Finanziaria, il problema consiste nell’esame dell’ammortamento di mutui “alla francese”, non già per l’interpretazione giuridica della legge sul divieto dell’anatocismo nei contratti bancari sancito dall’art. 1283 del C.C. (tornato in vigore, dopo l’approvazione della legge di stabilità 2014, e della successiva legge n. 49 dell’8 aprile 2016, relativa alle modifiche apportate all’art. 120, comma 2 del T.U.B. e conseguente delibera attuativa del C.I.C.R. del 3 agosto 2016), bensì per l’applicazione della stessa, che comporta una valutazione tecnica basata sui principi della Matematica Finanziaria per verificare la presenza/assenza del fenomeno dell’anatocismo in un piano di ammortamento di un mutuo alla francese (in capitalizzazione composta).
Lo “stato dell’arte”, sia accademico che professionale, sulla presenza dell’anatocismo nell’ammortamento di mutui “alla francese” e relativa stesura del piano in capitalizzazione semplice
Antonio Annibali
;Carla Barracchini
2017-01-01
Abstract
Per estrazione accademica degli Autori, è risultato naturale documentarsi riguardo allo “stato dell’arte” esistente sia in ambito accademico che in quello professionale circa la presenza dell’anatocismo nell’ammortamento di mutui “alla francese” (in capitalizzazione composta). Si tratta di un tipico argomento di Matematica Finanziaria, corso di insegnamento di base in un percorso formativo universitario di primo livello, che ha suscitato tanta attenzione da parte del mondo professionale dei Magistrati (solo di alcuni), dei consulenti tecnici (dottori commercialisti) e dei consulenti legali (esperti di diritto bancario e finanziario). Lo studio condotto dagli Autori riguarda rilevanti articoli di studiosi ma anche di “asserzioni” presenti in commenti, testi e siti web professionali che, nel corso del presente capitolo, saranno esaminati, accettati o, se del caso, confutati. L’interesse attorno all’anatocismo è giustificato per l’impatto economico e sociale che tale fenomeno sta avendo e che potrebbe ulteriormente avere nei rapporti tra Istituti di credito e loro clienti. Per un esperto di Matematica Finanziaria, il problema consiste nell’esame dell’ammortamento di mutui “alla francese”, non già per l’interpretazione giuridica della legge sul divieto dell’anatocismo nei contratti bancari sancito dall’art. 1283 del C.C. (tornato in vigore, dopo l’approvazione della legge di stabilità 2014, e della successiva legge n. 49 dell’8 aprile 2016, relativa alle modifiche apportate all’art. 120, comma 2 del T.U.B. e conseguente delibera attuativa del C.I.C.R. del 3 agosto 2016), bensì per l’applicazione della stessa, che comporta una valutazione tecnica basata sui principi della Matematica Finanziaria per verificare la presenza/assenza del fenomeno dell’anatocismo in un piano di ammortamento di un mutuo alla francese (in capitalizzazione composta).Pubblicazioni consigliate
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