A distanza di oltre venti anni dalla L.108/96 e successivo D.L. 394/2000 convertito in L. 24/2001, sede di interpretazione autentica dell’art. 644 c.p. e della L. 108/96, si rileva uniforme posizione della Giurisprudenza di legittimità -- Cassazione sez. III, s.n. 53244/03, Cassazione Sez. VI, n. 5598/17, Cassazione sez. VI n. 23192/17, Cassazione Civ. sez. 1° n. 15118/17, Cassazione 27742/18 e non risultano arresti difformi della Suprema Corte -- mentre si rilevano posizioni eterogenee della Giurisprudenza di merito -- alcune delle sentenze citate nel presente studio: Tribunale di Torino, s.n. 605/19, Tribunale di Tivoli, s. n. 409/19, Tribunale di Milano, sez. VI, s.n. 3207/19, Tribunale di Cremona, s.n. 227/19, Tribunale di Torino, s.n.1133/19, Tribunale di Genova, sez. VI, 22/1/2019, Tribunale civile di Roma, s.n. 9826/19, ordinanza Corte d’Appello di Torino del 27/7/2018, Tribunale di Bologna n. 20222/18, Tribunale di Pescara s.n. 1943/18, Tribunale di Pescara s.n. 557/19, Corte di Appello di Firenze del 7 marzo 2019, ordinanza del Tribunale di Teramo del 21/02/2019, ordinanza del Tribunale di Pavia del 31/10/2018 -- circa il “se” considerare/computare gli interessi moratori e il “come” computarli nella determinazione del TEG per il confronto con il tasso soglia di usura. Sono pervenute agli Autori numerose richieste di chiarimenti, da parte di Professionisti del settore sia giuridico che tecnico, in materia di usura nei mutui, in particolare relativamente a: 1. interpretazione delle “strane” formule, riportate nelle Istruzioni della Banca d’Italia, con riguardo al calcolo del TEG (Tasso Effettivo Globale) riferito all’anno e della differenza rispetto al TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale); 2. metodo di calcolo del tasso effettivo globale (TEG), su base annua, applicato in un contratto di mutuo (finanziamento, leasing) da confrontare con il relativo tasso soglia di usura, tenendo conto di oneri e spese che debbano entrare a far parte del tasso cercato (l’art. 1 L.108/96 sancisce: "per la determinazione del tasso di interesse usurario si tiene conto delle commissioni, remunerazioni a qualsiasi titolo e delle spese, escluse quelle per imposte e tasse, collegate alla erogazione del credito"). Per quanto riguarda il punto 1, gli Autori in [4] e [5] hanno proposto una analisi dal punto di vista matematico e finanziario delle “strane” formule che ricorrono in tema di usura, fornendo una “versione bonificata” per renderle applicabili. Per quanto riguarda il punto 2, gli Autori in [1] hanno rivisitato il metodo di determinazione del TEG presentato in [3] e nel presente studio, dopo aver richiamato le formule presenti in atti “ufficiali” e le leggi sull’usura e relativa interpretazione della stessa nelle sentenze di merito, propongono un’analisi e un confronto dei metodi di calcolo del tasso effettivo globale (TEG) di un contratto di mutuo, in particolare il metodo Marcelli –Valente[10] per la considerazione del tasso mora nel TEG, insieme a gran parte delle varianti di tale metodo, praticate da CTP e CTU e riportate dalla citata Giurisprudenza di merito. Inoltre, nel rispetto delle norme vigenti sul tema, gli Autori presentano la metodologia di determinazione del TEG ai fini della verifica del superamento della soglia di usura, già pubblicata in [1], in questa sede ampiamente illustrata e analizzata.

Usura nei mutui: metodo di calcolo del TEG con considerazione del tasso di mora. Analisi dei metodi presenti nelle sentenze

Antonio Annibali
;
Carla Barracchini
;
2019-01-01

Abstract

A distanza di oltre venti anni dalla L.108/96 e successivo D.L. 394/2000 convertito in L. 24/2001, sede di interpretazione autentica dell’art. 644 c.p. e della L. 108/96, si rileva uniforme posizione della Giurisprudenza di legittimità -- Cassazione sez. III, s.n. 53244/03, Cassazione Sez. VI, n. 5598/17, Cassazione sez. VI n. 23192/17, Cassazione Civ. sez. 1° n. 15118/17, Cassazione 27742/18 e non risultano arresti difformi della Suprema Corte -- mentre si rilevano posizioni eterogenee della Giurisprudenza di merito -- alcune delle sentenze citate nel presente studio: Tribunale di Torino, s.n. 605/19, Tribunale di Tivoli, s. n. 409/19, Tribunale di Milano, sez. VI, s.n. 3207/19, Tribunale di Cremona, s.n. 227/19, Tribunale di Torino, s.n.1133/19, Tribunale di Genova, sez. VI, 22/1/2019, Tribunale civile di Roma, s.n. 9826/19, ordinanza Corte d’Appello di Torino del 27/7/2018, Tribunale di Bologna n. 20222/18, Tribunale di Pescara s.n. 1943/18, Tribunale di Pescara s.n. 557/19, Corte di Appello di Firenze del 7 marzo 2019, ordinanza del Tribunale di Teramo del 21/02/2019, ordinanza del Tribunale di Pavia del 31/10/2018 -- circa il “se” considerare/computare gli interessi moratori e il “come” computarli nella determinazione del TEG per il confronto con il tasso soglia di usura. Sono pervenute agli Autori numerose richieste di chiarimenti, da parte di Professionisti del settore sia giuridico che tecnico, in materia di usura nei mutui, in particolare relativamente a: 1. interpretazione delle “strane” formule, riportate nelle Istruzioni della Banca d’Italia, con riguardo al calcolo del TEG (Tasso Effettivo Globale) riferito all’anno e della differenza rispetto al TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale); 2. metodo di calcolo del tasso effettivo globale (TEG), su base annua, applicato in un contratto di mutuo (finanziamento, leasing) da confrontare con il relativo tasso soglia di usura, tenendo conto di oneri e spese che debbano entrare a far parte del tasso cercato (l’art. 1 L.108/96 sancisce: "per la determinazione del tasso di interesse usurario si tiene conto delle commissioni, remunerazioni a qualsiasi titolo e delle spese, escluse quelle per imposte e tasse, collegate alla erogazione del credito"). Per quanto riguarda il punto 1, gli Autori in [4] e [5] hanno proposto una analisi dal punto di vista matematico e finanziario delle “strane” formule che ricorrono in tema di usura, fornendo una “versione bonificata” per renderle applicabili. Per quanto riguarda il punto 2, gli Autori in [1] hanno rivisitato il metodo di determinazione del TEG presentato in [3] e nel presente studio, dopo aver richiamato le formule presenti in atti “ufficiali” e le leggi sull’usura e relativa interpretazione della stessa nelle sentenze di merito, propongono un’analisi e un confronto dei metodi di calcolo del tasso effettivo globale (TEG) di un contratto di mutuo, in particolare il metodo Marcelli –Valente[10] per la considerazione del tasso mora nel TEG, insieme a gran parte delle varianti di tale metodo, praticate da CTP e CTU e riportate dalla citata Giurisprudenza di merito. Inoltre, nel rispetto delle norme vigenti sul tema, gli Autori presentano la metodologia di determinazione del TEG ai fini della verifica del superamento della soglia di usura, già pubblicata in [1], in questa sede ampiamente illustrata e analizzata.
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