“Uno sguardo est-etico sul «sublime lavoro della poesia». Con Vico, oltre Vico”, in La filosofia di Giambattista Vico nel mondo iberico e iberoamericano, a cura di G. Cacciatore, M. Sanna, A. Mascolo, Monografico di Rocinante, n. 11, 2019-2020.

L’indiscussa originalità del pensiero vichiano, rispetto al panorama filosofico seicen-tesco, è paragonabile oggi alla riconsiderazione del pensiero rigenerazionista ispanico che, sensibile agli insegnamenti di Vico, tenta di restituire dignità a tutte le discipline umanisti-che, evitando le eccessive settorializzazioni nei metodi d’indagine, e lasciando sempre aperto il confronto con il concreto divenire della storia umana. L’intento particolare è quello di mettere in risalto alcuni passaggi del pensiero vichiano sul «sublime lavoro della poesia», capace di cogliere il «primo raggio di luce nella storia dell’umanità» (vera narratio), le cui tracce sono visibili in alcuni filosofi dell’area ispani-ca primo novecentesca (María Zambrano, in particolare, e Ortega), attraversando alcuni sentieri d’ispirazione dantesca.