Le esperienze di innovazione urbanistica, tese a migliorare la qualità di vita dei cittadini, oggi si riferiscono al paradigma della Smart City, in forte evoluzione e i cui effetti hanno conseguenze ancora poco esplorate sia nell’ambito delle tecnologie che degli studi urbani, e che richiedono una chiara visione del futuro. Tali esperienze riguardano quasi esclusivamente i centri urbani, in particolare quelli che hanno a disposizione maggiori risorse da investire o che hanno capacità di intercettarne. Anche la ricostruzione post-sisma dell’Aquila sta concentrando le proprie risorse sulla innovazione del contesto urbano, in particolare del centro storico, applicando i principi della Smart City. Alcuni studi, che riguardano le aree interne ed in particolare le aree di crisi, come ad esempio il contesto delle aree colpite dal sisma 2009 – Abruzzo, stanno lavorando sul concetto di rete e sul concetto di Telaio Territoriale dimostrando e misurando una nuova sinergia Città-Territorio, superando l’atteggiamento tradizionale che ha concentrato l’attenzione dello sviluppo strategico solo sulle Città. In riferimento al paradigma “Smart”, questa sinergia ci indica che è necessario passare dal concetto di Smart City – Città intelligente a quello di Territorio intelligente o, nello specifico, di Aree interne intelligenti, concetto che può essere tradotto in Smart Land o Smart Inland, paradigmi che introducono nuove strategie, innovative ed integrate, e nuove opportunità per i territori fragili in relazione alle nuove tecnologie. La ricerca scientifica che si presenta nell’articolo esplora quindi l’estensione del concetto “Smart” al territorio e ne individua le caratteristiche che possono rappresentare i nuovi driver della crescita di aree di alto valore ambientale e paesaggistico, ma anche storico, tagliate fuori dai processi di sviluppo, e che invece, con l’introduzione delle nuove tecnologie, si stanno trasformando autonomamente e molto velocemente senza nessun governo, senza nessun progetto di territorio.

Smart city, Smart land e sviluppo della aree interne

Donato Di Ludovico
;
Pierluigi Properzi
2020-01-01

Abstract

Le esperienze di innovazione urbanistica, tese a migliorare la qualità di vita dei cittadini, oggi si riferiscono al paradigma della Smart City, in forte evoluzione e i cui effetti hanno conseguenze ancora poco esplorate sia nell’ambito delle tecnologie che degli studi urbani, e che richiedono una chiara visione del futuro. Tali esperienze riguardano quasi esclusivamente i centri urbani, in particolare quelli che hanno a disposizione maggiori risorse da investire o che hanno capacità di intercettarne. Anche la ricostruzione post-sisma dell’Aquila sta concentrando le proprie risorse sulla innovazione del contesto urbano, in particolare del centro storico, applicando i principi della Smart City. Alcuni studi, che riguardano le aree interne ed in particolare le aree di crisi, come ad esempio il contesto delle aree colpite dal sisma 2009 – Abruzzo, stanno lavorando sul concetto di rete e sul concetto di Telaio Territoriale dimostrando e misurando una nuova sinergia Città-Territorio, superando l’atteggiamento tradizionale che ha concentrato l’attenzione dello sviluppo strategico solo sulle Città. In riferimento al paradigma “Smart”, questa sinergia ci indica che è necessario passare dal concetto di Smart City – Città intelligente a quello di Territorio intelligente o, nello specifico, di Aree interne intelligenti, concetto che può essere tradotto in Smart Land o Smart Inland, paradigmi che introducono nuove strategie, innovative ed integrate, e nuove opportunità per i territori fragili in relazione alle nuove tecnologie. La ricerca scientifica che si presenta nell’articolo esplora quindi l’estensione del concetto “Smart” al territorio e ne individua le caratteristiche che possono rappresentare i nuovi driver della crescita di aree di alto valore ambientale e paesaggistico, ma anche storico, tagliate fuori dai processi di sviluppo, e che invece, con l’introduzione delle nuove tecnologie, si stanno trasformando autonomamente e molto velocemente senza nessun governo, senza nessun progetto di territorio.
2020
9788849236682
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
3668-2 Territori Fragili_51_DI LUDOVICO DONATO, PROPERZI PIERLUIGI_ok.pdf

non disponibili

Tipologia: Documento in Versione Editoriale
Licenza: Creative commons
Dimensione 3.28 MB
Formato Adobe PDF
3.28 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11697/148597
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact