Il leasing è un contratto con cui una parte (“concedente”) concede in godimento all'altra parte (“utilizzatore”) un bene, per un determinato periodo di tempo e dietro un fissato corrispettivo. Alla scadenza del contratto, l’utilizzatore del bene può restituirlo oppure divenirne proprietario, pagando la differenza, finanziariamente valutata, tra il valore del bene e quanto già versato. In termini generali il leasing si distingue tra leasing finanziario e leasing operativo. Il primo canone corrisposto dall'utilizzatore è frequentemente di entità maggiore rispetto ai successivi e per questo viene chiamato maxi-canone iniziale: il suo scopo è quello di ridurre i rischi di perdita del concedente, in caso di insolvenza dell'utilizzatore. Infatti, per il concedente è della massima importanza valutare il rischio dell'operazione, considerando la congruità di prezzo del bene, le sue caratteristiche di utilizzo e di profitto produttivo, la sua recuperabilità, la sua ricollocabilità sul mercato e il suo valore in caso di rientro. Tecnicamente la rata di un contratto di leasing finanziario dipende dal capitale da finanziare, cioè il costo di acquisto al netto della maxi-canone iniziale, dall’importo di riscatto, dal tasso di interesse periodale e dal numero di canoni. Il leasing finanziario, di cui tratta il seguente articolo, è stato oggetto della sentenza 4102/2020 (Rep. 54642/2020) del 16 giugno 2020, redatta dal Giudice Unico Ettore Pastore Alinante del Tribunale di Napoli – II Sezione Civile. A prescindere dalle altre considerazioni relative al confronto tra TAN e Tasso leasing, calcolo del TEG, eventuale superamento del tasso soglia ed eventuale applicazione dei tassi previsti dall’art. 117 TUB, la consulenza effettuata dal CTU risulta globalmente apprezzabile, con particolare riguardo alla stesura del piano di ammortamento in capitalizzazione semplice; è comunque necessario evidenziare alcune osservazioni di tipo metodologico. In relazione ad alcune lievi differenze presenti nei risultati, si propone la seguente rivisitazione del modello di calcolo e delle valutazioni relative all’operazione di rimborso del leasing all’esame.

L’operazione di leasing immobiliare in capitalizzazione semplice La sentenza 4102 del 16 giugno 2020 del Tribunale Civile di Napoli

Carla Barracchini
Methodology
;
2020-01-01

Abstract

Il leasing è un contratto con cui una parte (“concedente”) concede in godimento all'altra parte (“utilizzatore”) un bene, per un determinato periodo di tempo e dietro un fissato corrispettivo. Alla scadenza del contratto, l’utilizzatore del bene può restituirlo oppure divenirne proprietario, pagando la differenza, finanziariamente valutata, tra il valore del bene e quanto già versato. In termini generali il leasing si distingue tra leasing finanziario e leasing operativo. Il primo canone corrisposto dall'utilizzatore è frequentemente di entità maggiore rispetto ai successivi e per questo viene chiamato maxi-canone iniziale: il suo scopo è quello di ridurre i rischi di perdita del concedente, in caso di insolvenza dell'utilizzatore. Infatti, per il concedente è della massima importanza valutare il rischio dell'operazione, considerando la congruità di prezzo del bene, le sue caratteristiche di utilizzo e di profitto produttivo, la sua recuperabilità, la sua ricollocabilità sul mercato e il suo valore in caso di rientro. Tecnicamente la rata di un contratto di leasing finanziario dipende dal capitale da finanziare, cioè il costo di acquisto al netto della maxi-canone iniziale, dall’importo di riscatto, dal tasso di interesse periodale e dal numero di canoni. Il leasing finanziario, di cui tratta il seguente articolo, è stato oggetto della sentenza 4102/2020 (Rep. 54642/2020) del 16 giugno 2020, redatta dal Giudice Unico Ettore Pastore Alinante del Tribunale di Napoli – II Sezione Civile. A prescindere dalle altre considerazioni relative al confronto tra TAN e Tasso leasing, calcolo del TEG, eventuale superamento del tasso soglia ed eventuale applicazione dei tassi previsti dall’art. 117 TUB, la consulenza effettuata dal CTU risulta globalmente apprezzabile, con particolare riguardo alla stesura del piano di ammortamento in capitalizzazione semplice; è comunque necessario evidenziare alcune osservazioni di tipo metodologico. In relazione ad alcune lievi differenze presenti nei risultati, si propone la seguente rivisitazione del modello di calcolo e delle valutazioni relative all’operazione di rimborso del leasing all’esame.
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