L’affermazione della partecipazione societaria delle università è stata determinata dal – ed ha a sua volta determinato il – ripensamento del ruolo delle università medesime con l’assunzione della cd. “terza missione”, intesa come attività diretta a diffondere i risultati della ricerca ed a promuovere lo sviluppo socio-economico del territorio. Il fenomeno, per lo più sviluppatosi in tempi relativamente recenti, anche a seguito a specifiche norme dirette all’incentivazione dell’attività di ricerca, in assenza di una disciplina organica, ha assunto un assetto di sostanziale coerenza e strumentalità alle finalità dell’ente, ben lungi da quanto avvenuto in altri settori della pubblica amministrazione. Sulla descritta esperienza è intervenuta la disciplina generale di cui al d.lgs. n. 175 del 2016 che, rivolgendosi alla generalità delle partecipazioni societarie pubbliche ed imponendo stringenti ed indifferenziati requisisti per la loro ammissibilità, rischia di demolire i positivi risultati prodotti nell’ambito universitario dal ricorso allo strumento societario, compromettendo lo stesso perseguimento delle funzioni istituzionali riassuntivamente considerate “terza missione”.
Le partecipazioni societarie delle università
giulietti
2020-01-01
Abstract
L’affermazione della partecipazione societaria delle università è stata determinata dal – ed ha a sua volta determinato il – ripensamento del ruolo delle università medesime con l’assunzione della cd. “terza missione”, intesa come attività diretta a diffondere i risultati della ricerca ed a promuovere lo sviluppo socio-economico del territorio. Il fenomeno, per lo più sviluppatosi in tempi relativamente recenti, anche a seguito a specifiche norme dirette all’incentivazione dell’attività di ricerca, in assenza di una disciplina organica, ha assunto un assetto di sostanziale coerenza e strumentalità alle finalità dell’ente, ben lungi da quanto avvenuto in altri settori della pubblica amministrazione. Sulla descritta esperienza è intervenuta la disciplina generale di cui al d.lgs. n. 175 del 2016 che, rivolgendosi alla generalità delle partecipazioni societarie pubbliche ed imponendo stringenti ed indifferenziati requisisti per la loro ammissibilità, rischia di demolire i positivi risultati prodotti nell’ambito universitario dal ricorso allo strumento societario, compromettendo lo stesso perseguimento delle funzioni istituzionali riassuntivamente considerate “terza missione”.File | Dimensione | Formato | |
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