Il criterio che ha guidato le scelte politiche nel processo di ricostruzione e riparazione dei danni causati dal sisma dell’aprile 2009 è stato quello di dare priorità alla riparazione degli immobili posti al di fuori del perimetro dei centri storici rinviando l’intervento su questi all’approvazione dei cd. Piani di Ricostruzione. Ha guidato questa scelta la volontà di procedere speditamente con gli interventi di più semplice attuazione rinviando ad approfondimenti successivi il destino dei centri storici, oggetto unicamente di operazioni destinate a prevenirne il degrado. L’intervento, frutto delle esperienze condotte nell’elaborazione di alcuni piani di ricostruzione, pone in luce le problematiche conoscitive indispensabili alla redazione di questo strumento assieme alle notevoli differenze nella individuazione dei contenuti imposte dalla necessità di aderire alle peculiari situazioni contestuali. I casi di studio esaminati propongono, infatti, un range d’interventi che va dal recupero della memoria di tessuti urbani ormai scomparsi, alla riprogettazione di notevoli porzioni d’isolato sino alla previsione di accurate operazioni di restauro conservativo. ------------------------- The principle which guided the policy choices, in the reconstruction process of the damages caused by the earthquake of 2009, was to give priority to the reparation of buildings located outside the historic centres perimeter postponing its reparation to the approval of the Reconstruction plans. This choice was driven from the will to push ahead the more simple interventions implementation postponing the fate of historic centres to further investigations. The paper, as a result of experiences made in developing some reconstruction plans, highlights the cognitive issues needed in order to make this Urban Plan together with the significant differences in selecting its contents, imposed by the need to answer to the specific contextual situations. The case studies examined suggest, indeed, a range of choices ranging from the recovery the memory of a disappeared urban fabric, to the redesign of considerable portions of urban block until the recommendation of accurate restoration operations.

La ricostruzione nei centri colpiti dal sisma 2009 - Contenuti e metodi nell’elaborazione dei Piani di Ricostruzione

CONTINENZA, Romolo
2012-01-01

Abstract

Il criterio che ha guidato le scelte politiche nel processo di ricostruzione e riparazione dei danni causati dal sisma dell’aprile 2009 è stato quello di dare priorità alla riparazione degli immobili posti al di fuori del perimetro dei centri storici rinviando l’intervento su questi all’approvazione dei cd. Piani di Ricostruzione. Ha guidato questa scelta la volontà di procedere speditamente con gli interventi di più semplice attuazione rinviando ad approfondimenti successivi il destino dei centri storici, oggetto unicamente di operazioni destinate a prevenirne il degrado. L’intervento, frutto delle esperienze condotte nell’elaborazione di alcuni piani di ricostruzione, pone in luce le problematiche conoscitive indispensabili alla redazione di questo strumento assieme alle notevoli differenze nella individuazione dei contenuti imposte dalla necessità di aderire alle peculiari situazioni contestuali. I casi di studio esaminati propongono, infatti, un range d’interventi che va dal recupero della memoria di tessuti urbani ormai scomparsi, alla riprogettazione di notevoli porzioni d’isolato sino alla previsione di accurate operazioni di restauro conservativo. ------------------------- The principle which guided the policy choices, in the reconstruction process of the damages caused by the earthquake of 2009, was to give priority to the reparation of buildings located outside the historic centres perimeter postponing its reparation to the approval of the Reconstruction plans. This choice was driven from the will to push ahead the more simple interventions implementation postponing the fate of historic centres to further investigations. The paper, as a result of experiences made in developing some reconstruction plans, highlights the cognitive issues needed in order to make this Urban Plan together with the significant differences in selecting its contents, imposed by the need to answer to the specific contextual situations. The case studies examined suggest, indeed, a range of choices ranging from the recovery the memory of a disappeared urban fabric, to the redesign of considerable portions of urban block until the recommendation of accurate restoration operations.
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