L'edizione di un consistente corpus di oltre duecento lettere inedite di artisti italiani e di un critico, attivi dal secondo dopoguerra, fa da supporto a un'indagine allargata che illumina sul sistema dell'arte fra Italia, Francia ed Europa, attraverso lo specchio della vitalissima personalità di Édouard Jaguer, poeta, critico d'arte e fondatore della rivista e del movimento Phases. Analizzando le mostre, i progetti, le relazioni internazionali e la storia, finora disattesa dalla storiografia nazionale e internazionale, - ma anche il ruolo cruciale giocato dalla politica nell'immediato secondo dopoguerra - questo studio indaga, da una prospettiva nuova, un momento complesso di una parte della storia dell’arte contemporanea europea, mostrandone il lato non ancora storicizzato, che sposta alcuni dei punti dati per assunti dalla storiografia internazionale. Il ruolo centrale che ebbe Jaguer nella promozione degli artisti italiani le cui ricerche oscillavano tra surrealismo e arte non-figurativa, tra informale e il suo superamento, mette in luce una parte della storia dell’arte, tra anni Quaranta e anni Sessanta, finora quasi del tutto ignorati. Ad arricchire il volume, la presenza della corrispondenza dell’unico critico italiano, Enrico Crispolti, che con Jaguer collaborò ad importanti mostre e pubblicazioni.
Édouard Jaguer, “Phases” e l’Italia. Aspetti delle relazioni tra surrealismo e informale nell’Europa del secondo dopoguerra
Giuseppe Di Natale
2023-01-01
Abstract
L'edizione di un consistente corpus di oltre duecento lettere inedite di artisti italiani e di un critico, attivi dal secondo dopoguerra, fa da supporto a un'indagine allargata che illumina sul sistema dell'arte fra Italia, Francia ed Europa, attraverso lo specchio della vitalissima personalità di Édouard Jaguer, poeta, critico d'arte e fondatore della rivista e del movimento Phases. Analizzando le mostre, i progetti, le relazioni internazionali e la storia, finora disattesa dalla storiografia nazionale e internazionale, - ma anche il ruolo cruciale giocato dalla politica nell'immediato secondo dopoguerra - questo studio indaga, da una prospettiva nuova, un momento complesso di una parte della storia dell’arte contemporanea europea, mostrandone il lato non ancora storicizzato, che sposta alcuni dei punti dati per assunti dalla storiografia internazionale. Il ruolo centrale che ebbe Jaguer nella promozione degli artisti italiani le cui ricerche oscillavano tra surrealismo e arte non-figurativa, tra informale e il suo superamento, mette in luce una parte della storia dell’arte, tra anni Quaranta e anni Sessanta, finora quasi del tutto ignorati. Ad arricchire il volume, la presenza della corrispondenza dell’unico critico italiano, Enrico Crispolti, che con Jaguer collaborò ad importanti mostre e pubblicazioni.Pubblicazioni consigliate
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