A valle di una importante disamina che dalle origini di L’Aquila ha attraversato il sisma e gli interventi di messa in sicurezza per poi illustrare i principali riferimenti legislativi ed i meccanismi operativi che regolano la ricostruzione della città, il presente articolo è interamente dedicato al cosiddetto “cantiere più grande d’Europa”. In tale contesto, se da un lato è forte la volontà degli addetti ai lavori di restituire la città ai suoi abitanti nel più breve tempo possibile e di attuare un processo di ricostruzione che sia razionale e di qualità, dall’altro, fin dall’esecuzione dei primi interventi di messa in sicurezza, gli stessi hanno preso consapevolezza della complessità che l’esecuzione dei lavori avrebbe comportato. E ciò principalmente in termini di coordinamento e di sicurezza. Le criticità intrinseche del contesto, le interferenze di vario genere, la complessità delle fasi lavorative, solo solamente alcuni degli aspetti da considerare. Pertanto nel presente articolo si intende illustrare quelle che sono state le principali attività ed azioni promosse al fine di razionalizzare e rendere sicuro il processo costruttivo oltreché illustrare uno degli elementi che fortemente ha inciso in tale processo, ovvero lo smart tunnel. Il primo articolo dunque inquadra la tematica a livello generale, sviluppando una sorta di bilancio delle azioni intraprese al fine di fornire spunti di riflessione al lettore. Il secondo articolo invece focalizza la propria attenzione su quella che probabilmente è l’opera pubblica di maggiore entità della ricostruzione post-sisma di L’Aquila.

L'Aquila 2009-2020 #4. Il cantiere della ricostruzione. Spunti di riflessione (Parte 1)

MARIANNA ROTILIO
;
PIERLUIGI DE BERARDINIS;LUCIO COCOCCETTA
2020-01-01

Abstract

A valle di una importante disamina che dalle origini di L’Aquila ha attraversato il sisma e gli interventi di messa in sicurezza per poi illustrare i principali riferimenti legislativi ed i meccanismi operativi che regolano la ricostruzione della città, il presente articolo è interamente dedicato al cosiddetto “cantiere più grande d’Europa”. In tale contesto, se da un lato è forte la volontà degli addetti ai lavori di restituire la città ai suoi abitanti nel più breve tempo possibile e di attuare un processo di ricostruzione che sia razionale e di qualità, dall’altro, fin dall’esecuzione dei primi interventi di messa in sicurezza, gli stessi hanno preso consapevolezza della complessità che l’esecuzione dei lavori avrebbe comportato. E ciò principalmente in termini di coordinamento e di sicurezza. Le criticità intrinseche del contesto, le interferenze di vario genere, la complessità delle fasi lavorative, solo solamente alcuni degli aspetti da considerare. Pertanto nel presente articolo si intende illustrare quelle che sono state le principali attività ed azioni promosse al fine di razionalizzare e rendere sicuro il processo costruttivo oltreché illustrare uno degli elementi che fortemente ha inciso in tale processo, ovvero lo smart tunnel. Il primo articolo dunque inquadra la tematica a livello generale, sviluppando una sorta di bilancio delle azioni intraprese al fine di fornire spunti di riflessione al lettore. Il secondo articolo invece focalizza la propria attenzione su quella che probabilmente è l’opera pubblica di maggiore entità della ricostruzione post-sisma di L’Aquila.
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