Per individuare e comprendere alcuni dei nodi cruciali che caratterizzano il lavoro oggi e per capire il suo mutamento nel corso degli ultimi dieci anni è necessario che a questa metamorfosi segua un cambiamento di prospettiva dal punto di vista concettuale. Questa ricerca empirica intende dar conto della complicata esperienza di vita che il lavoratore precario si trova a dover affrontare, caratterizzata non soltanto dalla debolezza e dalla discontinuità dei redditi, ma anche dall’assenza della progettualità della propria carriera non solo professionale, ma anche di vita. Si è altresì cercato di comprendere in che modo viene percepito il lavoro e quali siano i valori ad esso connessi, senza tralasciare, da un lato, l’importanza dei significati che rivestono le parole flessibilità e precarietà e, dall’altro lato, la reale conoscenza della propria situazione lavorativa dal punto di vista dell’inquadramento contrattuale e come questa si situa all’interno dei molteplici contratti sui quali le aziende, ad oggi, possono contare. Tutto ciò è possibile soltanto mettendo in luce la profondità dei vissuti biografici dei soggetti coinvolti e, a tal fine, è stato individuato quale punto di partenza l’analisi del loro background familiare e quella del loro percorso formativo. Le principali risultanze di questa indagine mostrano quanto, anche oggi, soprattutto oggi, il lavoro rappresenti uno degli elementi essenziali per la costruzione del processo identitario e quanto l’individuo sia esposto a rischi sociali da sostenere esclusivamente a livello personale. Il lavoro, nonostante il suo rarefarsi, rimane dunque una delle componenti fondamentali che concorrono alla costruzione della concezione di sé (cioè l’idea che il lavoratore ha di se stesso) e dell’immagine di sé per gli altri.
BIOGRAFIE ATIPICHE. STRATEGIE DI COSTRUZIONE DELL'IDENTITA' NELLA VITA QUOTIDIANA DEI GIOVANI PRECARI
COLELLA, FRANCESCA
2009-01-01
Abstract
Per individuare e comprendere alcuni dei nodi cruciali che caratterizzano il lavoro oggi e per capire il suo mutamento nel corso degli ultimi dieci anni è necessario che a questa metamorfosi segua un cambiamento di prospettiva dal punto di vista concettuale. Questa ricerca empirica intende dar conto della complicata esperienza di vita che il lavoratore precario si trova a dover affrontare, caratterizzata non soltanto dalla debolezza e dalla discontinuità dei redditi, ma anche dall’assenza della progettualità della propria carriera non solo professionale, ma anche di vita. Si è altresì cercato di comprendere in che modo viene percepito il lavoro e quali siano i valori ad esso connessi, senza tralasciare, da un lato, l’importanza dei significati che rivestono le parole flessibilità e precarietà e, dall’altro lato, la reale conoscenza della propria situazione lavorativa dal punto di vista dell’inquadramento contrattuale e come questa si situa all’interno dei molteplici contratti sui quali le aziende, ad oggi, possono contare. Tutto ciò è possibile soltanto mettendo in luce la profondità dei vissuti biografici dei soggetti coinvolti e, a tal fine, è stato individuato quale punto di partenza l’analisi del loro background familiare e quella del loro percorso formativo. Le principali risultanze di questa indagine mostrano quanto, anche oggi, soprattutto oggi, il lavoro rappresenti uno degli elementi essenziali per la costruzione del processo identitario e quanto l’individuo sia esposto a rischi sociali da sostenere esclusivamente a livello personale. Il lavoro, nonostante il suo rarefarsi, rimane dunque una delle componenti fondamentali che concorrono alla costruzione della concezione di sé (cioè l’idea che il lavoratore ha di se stesso) e dell’immagine di sé per gli altri.Pubblicazioni consigliate
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