L'articolo è dedicato all’evoluzione storica della formazione dei denominali in -ata a seconda del tipo di significato derivazionale. Partiamo dai tipi già identificati per l’italiano contemporaneo in lavori precedenti, utilizzando dati che provengono da fonti lessicografiche e da corpora consultabili elettronicamente (OVI, TLIO, MIDIA, BIZ, GDLI, GRADIT, DELI, Zingarelli, la Repubblica, Adamo-Della Valle 2003, 2005, 2008, 2018). Per ciascun tipo daremo prima uno sguardo all’italiano contemporaneo, poi esamineremo la sua evoluzione in diacronia e, infine, proporremo un veloce confronto con catalano, francese, portoghese e spagnolo.

Il suffisso -ata denominale: dall’italiano antico all’italiano di oggi

M. Grossmann
2019-01-01

Abstract

L'articolo è dedicato all’evoluzione storica della formazione dei denominali in -ata a seconda del tipo di significato derivazionale. Partiamo dai tipi già identificati per l’italiano contemporaneo in lavori precedenti, utilizzando dati che provengono da fonti lessicografiche e da corpora consultabili elettronicamente (OVI, TLIO, MIDIA, BIZ, GDLI, GRADIT, DELI, Zingarelli, la Repubblica, Adamo-Della Valle 2003, 2005, 2008, 2018). Per ciascun tipo daremo prima uno sguardo all’italiano contemporaneo, poi esamineremo la sua evoluzione in diacronia e, infine, proporremo un veloce confronto con catalano, francese, portoghese e spagnolo.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11697/196606
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