Raccolgo e rielaboro qui una serie di riflessioni sulle rappresentazioni della guerra in Ucraina che ho pubblicato in ambito divulgativo (mediatico e social) durante i primi tre mesi del conflitto. Il tema di fondo è quello del rischio antropologico del riemergere di una concezione dello Stato nazionale come “società guerriera” in seno alla postmodernità occidentale; questo a partire dal riaffermarsi dell’estetica etno-nazionalista moderna del morire per la patria, della difesa dell’identità, della bandiera, del confine, come corollario necessario di una poetica del fronte, di lotta armata contro l’invasore che antepone questi valori a quelli dell’esistenza individuale, della ricerca soggettiva di una buona vita.

Invasi, invasori, invasati. Sulle rappresentazioni della guerra in Ucraina

Antonello Ciccozzi
2022-01-01

Abstract

Raccolgo e rielaboro qui una serie di riflessioni sulle rappresentazioni della guerra in Ucraina che ho pubblicato in ambito divulgativo (mediatico e social) durante i primi tre mesi del conflitto. Il tema di fondo è quello del rischio antropologico del riemergere di una concezione dello Stato nazionale come “società guerriera” in seno alla postmodernità occidentale; questo a partire dal riaffermarsi dell’estetica etno-nazionalista moderna del morire per la patria, della difesa dell’identità, della bandiera, del confine, come corollario necessario di una poetica del fronte, di lotta armata contro l’invasore che antepone questi valori a quelli dell’esistenza individuale, della ricerca soggettiva di una buona vita.
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