Il volume presenta la raccolta delle epistole scambiate fra Emilio Scanavino, esponente italiano della pittura informale, e il poeta e critico d'arte francese Édouard Jaguer, scrupolosamente riunite e studiate da Giuseppe di Natale. Il carteggio, finora inedito, copre un arco diacronico di cinque anni dal 1954 al 1959 con una ripresa successiva sul finire degli anni sessanta, e offre tutti gli spunti per ricostruire la collaborazione tra due personalità così diverse eppure in sintonia nella seconda metà degli anni cinquanta: da una parte un giovane Scanavino alla ricerca di stimoli nella cultura artistica d'oltralpe e di un riscontro della propria pittura all'estero, dall'altra la figura di Édouard Jaguer, attento osservatore dell'avanguardia europea, impegnato nell'elaborazione di un progetto dall'ambizione "internazionalista" come il movimento Phases, legato all'omonima rivista e fondato a Parigi nel 1952. La pubblicazione di questo epistolario fa dunque emergere un ritratto inedito dei protagonisti, entrambi impegnati nell'elaborazione di una propria poetica, ma consente anche di ripercorrere la dinamica delle collaborazioni intercorse tra i due, concretizzatasi in diverse occasioni espositive, nonché nella preziosa raccolta La nuit est faite pour ouvrir les portes - riproposta integralmente in appendice -, che presenta sei poesie di Jaguer affiancate da altrettante litografie di Scanavino. Il carteggio, introdotto da ampi testi del curatore, è completato da un'antologia di testi di Jaguer e da brevi apparati biografici.
Scanavino e Jaguer. Il segno poetico e la poetica del segno. Carteggio, 1954 – 1969
DI NATALE, GIUSEPPE
2009-01-01
Abstract
Il volume presenta la raccolta delle epistole scambiate fra Emilio Scanavino, esponente italiano della pittura informale, e il poeta e critico d'arte francese Édouard Jaguer, scrupolosamente riunite e studiate da Giuseppe di Natale. Il carteggio, finora inedito, copre un arco diacronico di cinque anni dal 1954 al 1959 con una ripresa successiva sul finire degli anni sessanta, e offre tutti gli spunti per ricostruire la collaborazione tra due personalità così diverse eppure in sintonia nella seconda metà degli anni cinquanta: da una parte un giovane Scanavino alla ricerca di stimoli nella cultura artistica d'oltralpe e di un riscontro della propria pittura all'estero, dall'altra la figura di Édouard Jaguer, attento osservatore dell'avanguardia europea, impegnato nell'elaborazione di un progetto dall'ambizione "internazionalista" come il movimento Phases, legato all'omonima rivista e fondato a Parigi nel 1952. La pubblicazione di questo epistolario fa dunque emergere un ritratto inedito dei protagonisti, entrambi impegnati nell'elaborazione di una propria poetica, ma consente anche di ripercorrere la dinamica delle collaborazioni intercorse tra i due, concretizzatasi in diverse occasioni espositive, nonché nella preziosa raccolta La nuit est faite pour ouvrir les portes - riproposta integralmente in appendice -, che presenta sei poesie di Jaguer affiancate da altrettante litografie di Scanavino. Il carteggio, introdotto da ampi testi del curatore, è completato da un'antologia di testi di Jaguer e da brevi apparati biografici.Pubblicazioni consigliate
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