Margherita Costa (1600 ca.–dopo il 1657), poetessa e virtuosa romana, è una delle scrittrici più prolifiche dell’Europa del Seicento, autrice di corpus extra-ordinario per quantità e poliedricità, in cui attraversa abilmente diversi generi, argomenti e registri. Il contributo prende in esame gli elementi satirico-burleschi presenti nei canzonieri La Chitarra (1638) e Lo Stipo (1639), pubblicati a Firenze, sotto false indicazioni editoriali. Qui, la poetessa utilizza elementi della poesia giocosa e dell’invettiva satirica come strumenti di autolegittimazione e armi di polemica contro la tradizione misogina e le ingiurie del mondo cortigiano.
«Ond’ora per goder più vera pace, / l’arso mio motteggiar per sempre tace»: note satirico-burlesche nella poesia di Margherita Costa
Maria Di Maro
2022-01-01
Abstract
Margherita Costa (1600 ca.–dopo il 1657), poetessa e virtuosa romana, è una delle scrittrici più prolifiche dell’Europa del Seicento, autrice di corpus extra-ordinario per quantità e poliedricità, in cui attraversa abilmente diversi generi, argomenti e registri. Il contributo prende in esame gli elementi satirico-burleschi presenti nei canzonieri La Chitarra (1638) e Lo Stipo (1639), pubblicati a Firenze, sotto false indicazioni editoriali. Qui, la poetessa utilizza elementi della poesia giocosa e dell’invettiva satirica come strumenti di autolegittimazione e armi di polemica contro la tradizione misogina e le ingiurie del mondo cortigiano.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.