Le antiche vie della transumanza hanno rappresentato per diverse centinaia di anni i principali canali economici lungo i quali scorreva la linfa vitale delle economie del tempo. Una rete che si estendeva per oltre 3000 km da L’Aquila, in Abruzzo, fino a Taranto, in Puglia, dei veri e propri assi viari lungo i quali vennero edificate chiese, monasteri e opifici vari ma anche diversi centri abitati che tuttora caratterizzano il paesaggio. Con il venir meno della funzione economica già verso la fine del XIX secolo, i tratturi assumono sempre più una forte valenza culturale e identitaria tanto che essi oggi fanno parte del patrimonio archeologico nazionale mentre la transumanza è stata dichiarata patrimonio immateriale dell’UNESCO dal 2019. Questo lavoro nasce da una stretta collaborazione tra l’Università degli Studi dell’Aquila, la regione Abruzzo e la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio di Chieti e Pescara con l’obiettivo di ricostruire l’odierna condizione in cui oggi si trovano i principali tratturi abruzzesi ma anche quello di delineare idonee politiche e strumenti finalizzati alla tutela di questi importanti percorsi. Le analisi condotte ben evidenziano i processi trasformativi che, soprattutto nel periodo post–bellico, hanno modificato irreversibilmente tali suoli.
La pervasiva diffusione urbana nelle reti della transumanza Un approccio metodologico per la gestione e la pianificazione integrata della rete dei tratturi abruzzesi.
Zullo F.
2023-01-01
Abstract
Le antiche vie della transumanza hanno rappresentato per diverse centinaia di anni i principali canali economici lungo i quali scorreva la linfa vitale delle economie del tempo. Una rete che si estendeva per oltre 3000 km da L’Aquila, in Abruzzo, fino a Taranto, in Puglia, dei veri e propri assi viari lungo i quali vennero edificate chiese, monasteri e opifici vari ma anche diversi centri abitati che tuttora caratterizzano il paesaggio. Con il venir meno della funzione economica già verso la fine del XIX secolo, i tratturi assumono sempre più una forte valenza culturale e identitaria tanto che essi oggi fanno parte del patrimonio archeologico nazionale mentre la transumanza è stata dichiarata patrimonio immateriale dell’UNESCO dal 2019. Questo lavoro nasce da una stretta collaborazione tra l’Università degli Studi dell’Aquila, la regione Abruzzo e la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio di Chieti e Pescara con l’obiettivo di ricostruire l’odierna condizione in cui oggi si trovano i principali tratturi abruzzesi ma anche quello di delineare idonee politiche e strumenti finalizzati alla tutela di questi importanti percorsi. Le analisi condotte ben evidenziano i processi trasformativi che, soprattutto nel periodo post–bellico, hanno modificato irreversibilmente tali suoli.Pubblicazioni consigliate
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