Ortega lettore della "sensibilidad trascendente" in Baroja

"In Baroja si deve meditare sulla felicità e sull'azione", poiché il fondo incorruttibile - per dirlo con le parole di Ortega -"viene privato dell' ‘io' convenzionale che normalmente l'avvolge". L'amicizia tra Baroja e Ortega evoca le figure di Narciso e Boccadoro di Hermann Hesse, dove Boccadoro parla con Narciso della visione della giustizia, vissuta dal primo attraverso le cronache e meditata dal secondo con la forza del pensiero costruttivo e critico. Analogamente, Ortega osserva ed analizza il "mondo latente" attraverso la lente del "mondo evidente"; Baroja descrive, come il pittore in un quadro, il laboratorio dell'umanità. "Il sentimento dell'insufficienza" che soffrivano le idee e i valori della cultura del loro tempo, turbava l'anima di Baroja ed era la chiave di lettura dell'investigazione filosofica orteguiana. Ma entrambi vivevano il riconoscimento dell'attualità del pensiero mistico in una specie di viaggio psicologico che si sviluppava nel breve tempo dalla sua esperienza o nel lungo tempo della storia umana che esige l'apertura metafisica.