Quando si parla di inquinamento atmosferico ci si riferisce a un deterioramento delle caratteristiche della miscela di gas, che costituisce lo strato prossimo alla superficie terrestre (troposfera). La contaminazione è massima in prossimità della sorgente dell'inquinamento, ma non c'è territorio, che possa considerarsi immune dalle sequele croniche. Le principali sostanze inquinanti sono: i complessi particolati del biossido di zolfo, i complessi fotochimici di ozono, ossido e biossido di azoto, asbesto e metalli pesanti. L'inquinamento atmosferico è potenziale fonte di aggressione per la mucosa nasale. Tra gli effetti su quest'ultima sono state studiate in particolare le conseguenze dell'esposizione al biossido di zolfo, che sarebbe responsabile di: -rallentamento della clearance ciliare; -riduzione del battito ciliare; -formazione di ciglia anomale; -congestione nasale; -incremento di mastcellule e linfociti nel secreto nasale; -inattivazione del lisozima extra-cellulare con riduzione della resistenza alle infezioni. Anche l'ozono determina una risposta flogistica, riducendo al contempo le abilità difensive della mucosa nasale. D'altro canto l'esposizione ad alti livelli di inquinanti atmosferici non solo è in grado di esacerbare la sintomatologia allergica, ma si rende responsabile della sua etiologia quale fattore adiuvante. Recenti dati epidemiologici indicano una più elevata prevalenza di allergie respiratorie nelle città caratterizzate da inquinamento da automobili rispetto a quelle a maggiore concentrazione di SO2.

“Mucosa nasale e inquinamento atmosferico”

LAURIELLO, MARIA;
1999-01-01

Abstract

Quando si parla di inquinamento atmosferico ci si riferisce a un deterioramento delle caratteristiche della miscela di gas, che costituisce lo strato prossimo alla superficie terrestre (troposfera). La contaminazione è massima in prossimità della sorgente dell'inquinamento, ma non c'è territorio, che possa considerarsi immune dalle sequele croniche. Le principali sostanze inquinanti sono: i complessi particolati del biossido di zolfo, i complessi fotochimici di ozono, ossido e biossido di azoto, asbesto e metalli pesanti. L'inquinamento atmosferico è potenziale fonte di aggressione per la mucosa nasale. Tra gli effetti su quest'ultima sono state studiate in particolare le conseguenze dell'esposizione al biossido di zolfo, che sarebbe responsabile di: -rallentamento della clearance ciliare; -riduzione del battito ciliare; -formazione di ciglia anomale; -congestione nasale; -incremento di mastcellule e linfociti nel secreto nasale; -inattivazione del lisozima extra-cellulare con riduzione della resistenza alle infezioni. Anche l'ozono determina una risposta flogistica, riducendo al contempo le abilità difensive della mucosa nasale. D'altro canto l'esposizione ad alti livelli di inquinanti atmosferici non solo è in grado di esacerbare la sintomatologia allergica, ma si rende responsabile della sua etiologia quale fattore adiuvante. Recenti dati epidemiologici indicano una più elevata prevalenza di allergie respiratorie nelle città caratterizzate da inquinamento da automobili rispetto a quelle a maggiore concentrazione di SO2.
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