L’equazione della Banca d’Italia per il calcolo del Tasso (annuo) Effettivo Globale (TEG) – Considerazioni di tipo geometrico

Agenda La verifica del superamento del TSU, senza la preventiva determinazione del TEG La non duplicazione dell’onere implicito relativo al differenziale tra regimi finanziari La Direttiva 2014/17/UE del 4 febbraio 2014 del Parlamento Europeo (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea L60 a pag. 34 e segg.), in merito ai “contratti di credito ai consumatori …”, presenta nell’Allegato I (pagg.71 e 72) le equazioni.. Le Istruzioni della Banca d’Italia per la rilevazione dei “tassi effettivi globali medi ai sensi della legge sull’usura” del luglio 2016, presentano al punto C3 (b) – “Calcolo del TEG” (pag. 14) l’equazione per il calcolo del TEG. Quanto ottenuto algebricamente e geometricamente ribadisce come la definizione di tasso leasing della Banca d’Italia, riportata in precedenza e qui ripetuta, presente in tutti i contratti di leasing: “tasso interno di attualizzazione per il quale si verifica l’uguaglianza fra il costo di acquisto del bene locato (al netto delle imposte) e il valore attuale dei canoni e del prezzo dell’opzione finale di acquisto (al netto delle imposte) contrattualmente previsti”, si riferisca, senza dubbio alcuno, al TAE (tasso annuo effettivo) e non certo al TAN (tasso annuo nominale), quest’ultimo, come è noto, a chi conosce la Matematica Finanziaria, è una tipologia di tasso d’interesse semplicemente strumentale, che necessita di essere accompagnato dalla sua convertibilità.