Gli scavi del Segni Project nell’area di Prato Felici (o Orto di Cunto) hanno portato alla scopreta, purtroppo in giacitura secondaria, di una discreta quantità di materiale votivo medio repubblicano: insieme a questo, alcuni frammenti di terrecotte architettoniche, di un tipo differente rispetto a quelle note per la coeva fase decorativa del tempio di Giunone Moneta, sembrano testimoniare la presenza nell’area alta della città di un nuovo luogo di culto, purtroppo non posizionabile ancora con esattezza. Fra il materiale votivo, sono stati recuperate diverse iscrizioni graffite su instrumento, delle quali il contributo offre un catalogo. Da questi materiali, che prima di tutto confermano la non secondaria incidenza della pratica scrittoria nella città medio repubblicana, si è passati a uno sguardo complessivo sulla coeva epigrafia signina. La quantità di iscrizioni di quest’epoca ad oggi conosciute, provenienti da diversi contesti urbani e del territorio, insieme alla qualità di molti di questi testi, offre la possibilità di ripercorrere non solo i diversi gentilizi attestati, ma anche toccare aspetti legati ai culti o, ancora, temi economici quali, anzitutto, le attività di produzione e commercializzazione di prodotti ceramici.

Signia: note sull’epigrafia medio repubblicana su instrumentum

Francesco Maria Cifarelli
2023-01-01

Abstract

Gli scavi del Segni Project nell’area di Prato Felici (o Orto di Cunto) hanno portato alla scopreta, purtroppo in giacitura secondaria, di una discreta quantità di materiale votivo medio repubblicano: insieme a questo, alcuni frammenti di terrecotte architettoniche, di un tipo differente rispetto a quelle note per la coeva fase decorativa del tempio di Giunone Moneta, sembrano testimoniare la presenza nell’area alta della città di un nuovo luogo di culto, purtroppo non posizionabile ancora con esattezza. Fra il materiale votivo, sono stati recuperate diverse iscrizioni graffite su instrumento, delle quali il contributo offre un catalogo. Da questi materiali, che prima di tutto confermano la non secondaria incidenza della pratica scrittoria nella città medio repubblicana, si è passati a uno sguardo complessivo sulla coeva epigrafia signina. La quantità di iscrizioni di quest’epoca ad oggi conosciute, provenienti da diversi contesti urbani e del territorio, insieme alla qualità di molti di questi testi, offre la possibilità di ripercorrere non solo i diversi gentilizi attestati, ma anche toccare aspetti legati ai culti o, ancora, temi economici quali, anzitutto, le attività di produzione e commercializzazione di prodotti ceramici.
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