In order to reason on dendrolatries - the practices, myths and figures of the arboreal imaginary - in a geographical perspective, this contribution develops a reflection on the forest: a figure of the arboreal imaginary, but also a fundamental resource for rural and mountain territories. It analyzes how this resource is interpreted in the context of inner peripheries: territories burdened by deficits in development and services for which since 2013 the National Strategy for Internal Areas (SNAI) has launched interventions to adapt services and promote development projects. Different interpretations of the forest are investigated: from the conservationist approach, to the territorialist perspective that considers the forest as part of the "territorial capital", a resource for local development. In particular, we describe the management practices and policies of the reserve of Santa Maria del Bosco and Monte Genuardo, between the provinces of Agrigento and Palermo. This case allows us to focus on how the dominant visions of the forest are translated into signs on the territory that write, erase and rewrite wooded landscapes.

Per ragionare sulle dendrolatrie - le pratiche, i miti e le figure dell’immaginario arboreo - in prospettiva geografica, questo contributo sviluppa una riflessione sul bosco: figura dell’immaginario arboreo, ma anche risorsa fondamentale per territori rurali e montani. Si analizza in che modo questa risorsa sia interpretata nel contesto delle aree interne: territori gravati da deficit di sviluppo e servizi per i quali dal 2013 la Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI) ha avviato interventi per adeguare i servizi e promuovere progetti di sviluppo. Si indagano diverse interpretazioni del bosco: dall'approccio conservazionista, a quello della prospettiva territorialista che considera il bosco come parte del "capitale territoriale", risorsa per lo sviluppo locale. Si descrivono in particolare le pratiche e politiche di gestione della riserva di Santa Maria del Bosco e Monte Genuardo, tra la provincia di Agrigento e di Palermo. Questo caso permette di mettere a fuoco in che modo le visioni dominanti del bosco si traducano in segni sul territorio che scrivono, cancellano e riscrivono i paesaggi boschivi.

Il bosco in aree interne. Risorsa locale o paesaggio ludico?

Francesca Sabatini
2021-01-01

Abstract

In order to reason on dendrolatries - the practices, myths and figures of the arboreal imaginary - in a geographical perspective, this contribution develops a reflection on the forest: a figure of the arboreal imaginary, but also a fundamental resource for rural and mountain territories. It analyzes how this resource is interpreted in the context of inner peripheries: territories burdened by deficits in development and services for which since 2013 the National Strategy for Internal Areas (SNAI) has launched interventions to adapt services and promote development projects. Different interpretations of the forest are investigated: from the conservationist approach, to the territorialist perspective that considers the forest as part of the "territorial capital", a resource for local development. In particular, we describe the management practices and policies of the reserve of Santa Maria del Bosco and Monte Genuardo, between the provinces of Agrigento and Palermo. This case allows us to focus on how the dominant visions of the forest are translated into signs on the territory that write, erase and rewrite wooded landscapes.
2021
9788897035985
Per ragionare sulle dendrolatrie - le pratiche, i miti e le figure dell’immaginario arboreo - in prospettiva geografica, questo contributo sviluppa una riflessione sul bosco: figura dell’immaginario arboreo, ma anche risorsa fondamentale per territori rurali e montani. Si analizza in che modo questa risorsa sia interpretata nel contesto delle aree interne: territori gravati da deficit di sviluppo e servizi per i quali dal 2013 la Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI) ha avviato interventi per adeguare i servizi e promuovere progetti di sviluppo. Si indagano diverse interpretazioni del bosco: dall'approccio conservazionista, a quello della prospettiva territorialista che considera il bosco come parte del "capitale territoriale", risorsa per lo sviluppo locale. Si descrivono in particolare le pratiche e politiche di gestione della riserva di Santa Maria del Bosco e Monte Genuardo, tra la provincia di Agrigento e di Palermo. Questo caso permette di mettere a fuoco in che modo le visioni dominanti del bosco si traducano in segni sul territorio che scrivono, cancellano e riscrivono i paesaggi boschivi.
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