Le chiese, per la peculiarità relativa alla tipologia costruttiva e alle modalità di fruizione, presentano caratteristiche microclimatiche che devono essere monitorate e valutate al fine di garantire la corretta conservazione e tutela sia dei materiali che degli elementi di pregio in esse presenti. Una diagnosi tempestiva garantisce interventi tempestivi nel caso insorgessero problemi quali umidità, muffe e degrado. Durante la progettazione del retrofit degli edifici di culto del patrimonio architettonico, preceduta da rilievi e analisi spesso effettuati attraverso tecniche non distruttive, non viene adeguatamente considerato il fattore umano e l'impatto che la tipologia di fruizione futura di questi ambienti avrà sul microclima interno, con conseguenze anche sulla salubrità dell’ambiente. Al fine di controllare e gestire anche questi fattori è opportuna un’attenta analisi del microclima storico delle strutture. Nel contributo si illustrano i primi risultati di un rilievo del microclima interno di una chiesa del XIII secolo della città dell'Aquila, che presenta la particolarità di essere stata recentemente restaurata in maniera massiva a seguito dei danni subiti in occasione de sisma del 2009. In questa sede viene riportato il primo rilievo dei parametri ambientali interni della chiesa, idonei a descrivere il comportamento della struttura in regime statico in occasione delle calde giornate estive, con l’idea di proseguire l’indagine nella prossima stagione invernale e avviare un opportuno monitoraggio del microclima interno e del comfort indoor che possano consentire di descrivere l’attuale comportamento della struttura nell’arco di un intero anno. Lo strumento utilizzato per il rilevamento del microclima è TESTO 400 kit comfort, con cui sono stati determinati il livello di comfort secondo gli indici di Fanger PMV e PPD e le norme EN ISO 7730 e ASHRAE 55. Lo strumento ha consentito anche il monitoraggio della concentrazione di CO2, dell’umidità dell'aria, della temperatura dell’aria e del grado di turbolenza. Nell’insolito contesto di una profonda ristrutturazione postsisma, lo scopo principale dell’indagine svolta è stato quello di registrare la condizione microclimatica interna corrispondente al picco di calore della stagione estiva 2023: i risultati ottenuti sono utili per valutare sia il problema della conservazione dei valori storico-artistici presenti nella chiesa che il comfort dell’utenza. I risultati dei parametri microclimatici rilevati sono stati confrontati con i range ammessi dallo standard UNI 10829:1999: dal confronto si evince come i valori monitorati di temperatura e umidità relativa non ricadano nei range individuati dalla norma UNI 10829, rivelando una criticità del microclima interno per la corretta conservazione degli affreschi presenti nella chiesa di S. Silvestro; per quanto riguarda il comfort indoor si evince che nella cappella absidale l’occupante è in condizioni di discomfort (leggermente caldo) mentre nell’aula le condizioni microclimatiche sono al limite del comfort termoigrometrico. Ciò considerato, la chiesa di S. Silvestro costituisce un caso studio di notevole interesse sia per quanto concerne la necessità di monitorare le condizioni microclimatiche interne generatesi dopo il restauro con l’obiettivo della corretta conservazione dei preziosi affreschi parietali in essa presenti, sia per il fatto di rappresentare un esempio di restauro e risanamento conservativo eccezionale da cui poter acquisire nuove conoscenze da esportare in buone pratiche di intervento.

Checking The Indoor Microclimate After Retrofit Works: The Case Study Of The S. Silvestro Church In L'aquila, Italy

De Vita M
;
Rotilio M;De Berardinis P
2024-01-01

Abstract

Le chiese, per la peculiarità relativa alla tipologia costruttiva e alle modalità di fruizione, presentano caratteristiche microclimatiche che devono essere monitorate e valutate al fine di garantire la corretta conservazione e tutela sia dei materiali che degli elementi di pregio in esse presenti. Una diagnosi tempestiva garantisce interventi tempestivi nel caso insorgessero problemi quali umidità, muffe e degrado. Durante la progettazione del retrofit degli edifici di culto del patrimonio architettonico, preceduta da rilievi e analisi spesso effettuati attraverso tecniche non distruttive, non viene adeguatamente considerato il fattore umano e l'impatto che la tipologia di fruizione futura di questi ambienti avrà sul microclima interno, con conseguenze anche sulla salubrità dell’ambiente. Al fine di controllare e gestire anche questi fattori è opportuna un’attenta analisi del microclima storico delle strutture. Nel contributo si illustrano i primi risultati di un rilievo del microclima interno di una chiesa del XIII secolo della città dell'Aquila, che presenta la particolarità di essere stata recentemente restaurata in maniera massiva a seguito dei danni subiti in occasione de sisma del 2009. In questa sede viene riportato il primo rilievo dei parametri ambientali interni della chiesa, idonei a descrivere il comportamento della struttura in regime statico in occasione delle calde giornate estive, con l’idea di proseguire l’indagine nella prossima stagione invernale e avviare un opportuno monitoraggio del microclima interno e del comfort indoor che possano consentire di descrivere l’attuale comportamento della struttura nell’arco di un intero anno. Lo strumento utilizzato per il rilevamento del microclima è TESTO 400 kit comfort, con cui sono stati determinati il livello di comfort secondo gli indici di Fanger PMV e PPD e le norme EN ISO 7730 e ASHRAE 55. Lo strumento ha consentito anche il monitoraggio della concentrazione di CO2, dell’umidità dell'aria, della temperatura dell’aria e del grado di turbolenza. Nell’insolito contesto di una profonda ristrutturazione postsisma, lo scopo principale dell’indagine svolta è stato quello di registrare la condizione microclimatica interna corrispondente al picco di calore della stagione estiva 2023: i risultati ottenuti sono utili per valutare sia il problema della conservazione dei valori storico-artistici presenti nella chiesa che il comfort dell’utenza. I risultati dei parametri microclimatici rilevati sono stati confrontati con i range ammessi dallo standard UNI 10829:1999: dal confronto si evince come i valori monitorati di temperatura e umidità relativa non ricadano nei range individuati dalla norma UNI 10829, rivelando una criticità del microclima interno per la corretta conservazione degli affreschi presenti nella chiesa di S. Silvestro; per quanto riguarda il comfort indoor si evince che nella cappella absidale l’occupante è in condizioni di discomfort (leggermente caldo) mentre nell’aula le condizioni microclimatiche sono al limite del comfort termoigrometrico. Ciò considerato, la chiesa di S. Silvestro costituisce un caso studio di notevole interesse sia per quanto concerne la necessità di monitorare le condizioni microclimatiche interne generatesi dopo il restauro con l’obiettivo della corretta conservazione dei preziosi affreschi parietali in essa presenti, sia per il fatto di rappresentare un esempio di restauro e risanamento conservativo eccezionale da cui poter acquisire nuove conoscenze da esportare in buone pratiche di intervento.
2024
978-84-09-58989-0
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11697/231000
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus 0
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact