Il patrimonio edilizio esistente è responsabile per circa il 40% dei consumi finali di energia, a causa dell’elevato fabbisogno energetico legato al riscaldamento, alraffrescamento, all’illuminazione, alla produzione di acqua calda sanitaria, e dello scarso apporto delle fonti energetiche rinnovabili. In questo contesto la normativa italiana, in ottemperanza alle Direttive europee sulla sostenibilità ambientale, ha emanato negli ultimi decenni numerosi provvedimenti normativi al fine di ridurre le emissioni e incentivare l’efficientamento energetico del patrimonio edilizio esistente. Tuttavia, risulta una carenza diffusa di indicazioni procedurali e normative riguardo alle tecnologie costruttive e ai materiali da impiegare, soprattutto sugli edifici non vincolati e non storici, ma comunque caratterizzanti il tessuto edilizio consolidato delle città. La presente ricerca pone l’attenzione sul tema della riqualificazione energetica dell’involucro opaco degli edifici plurifamilari legata allo sfruttamento degli incentivi fiscali, proponendo una metodologia operativa per la scelta consapevole delle strategie e dei materiali da impiegare, con particolare riguardo a quelli che rispettano i Criteri Ambientali Minimi (CAM). Il paper illustra l’intervento edilizio su un condominio che ha usufruito degli incentivi fiscali di cui al Decreto Legge 34/2020 (cd. Superbonus): l’edificio è stato oggetto di una riqualificazione globale incentrata sull’efficientamento energetico, a valle di un approfondito processo conoscitivo e del successivo processo di compatibilità tra le diverse scelte progettuali ritenute conformi.
Opportunities and criticality related to tax incentives for building envelope energy efficiency. an operational procedure applied to a residential building. Opportunita’ e criticita’ legate agli incentivi fiscali per l’efficientamento energetico dell’involucro. Una procedura operativa applicata su un edificio residenziale
Marchionni C.
2024-01-01
Abstract
Il patrimonio edilizio esistente è responsabile per circa il 40% dei consumi finali di energia, a causa dell’elevato fabbisogno energetico legato al riscaldamento, alraffrescamento, all’illuminazione, alla produzione di acqua calda sanitaria, e dello scarso apporto delle fonti energetiche rinnovabili. In questo contesto la normativa italiana, in ottemperanza alle Direttive europee sulla sostenibilità ambientale, ha emanato negli ultimi decenni numerosi provvedimenti normativi al fine di ridurre le emissioni e incentivare l’efficientamento energetico del patrimonio edilizio esistente. Tuttavia, risulta una carenza diffusa di indicazioni procedurali e normative riguardo alle tecnologie costruttive e ai materiali da impiegare, soprattutto sugli edifici non vincolati e non storici, ma comunque caratterizzanti il tessuto edilizio consolidato delle città. La presente ricerca pone l’attenzione sul tema della riqualificazione energetica dell’involucro opaco degli edifici plurifamilari legata allo sfruttamento degli incentivi fiscali, proponendo una metodologia operativa per la scelta consapevole delle strategie e dei materiali da impiegare, con particolare riguardo a quelli che rispettano i Criteri Ambientali Minimi (CAM). Il paper illustra l’intervento edilizio su un condominio che ha usufruito degli incentivi fiscali di cui al Decreto Legge 34/2020 (cd. Superbonus): l’edificio è stato oggetto di una riqualificazione globale incentrata sull’efficientamento energetico, a valle di un approfondito processo conoscitivo e del successivo processo di compatibilità tra le diverse scelte progettuali ritenute conformi.Pubblicazioni consigliate
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