Se per la copertura del sisma abruzzese si sono mobilitate tutte le maggiori testate nazionali, offrendo al pubblico collegamenti tv o articoli degli inviati direttamente dalle zone più colpite, la lettura di quanto è accaduto – soprattutto in relazione alle scelte del dopo-terremoto e alla ricostruzione – è stata spesso divergente, evidenziando le molteplici interpretazioni dei fenomeni osservati. Per dar conto delle diverse analisi offerte dalla stampa quotidiana abbiamo scelto di analizzare le prime pagine di tre giornali a diffusione nazionale, il Corriere della Sera, la Repubblica e Il Messaggero per un periodo di 4 mesi non consecutivi e precisamente dal 15 aprile al 15 giugno e dal 15 settembre al 15 novembre 2009. La scelta del periodo da monitorare puntava a verificare l’evoluzione della curva dell’attenzione pubblica e la copertura giornalistica in coincidenza di alcuni momenti significativi del dopo-terremoto (come, ad esempio, la consegna delle prime abitazioni inserite nel progetto C.A.S.E.). Come è noto, è alla titolazione della prima pagina che una testata affida, in genere, il compito di rappresentare anche visivamente la propria posizione sui fatti del giorno, tanto che spesso la prima è considerata un vero e proprio biglietto da visita del quotidiano. Nel comporre i titoli, infatti, la redazione segue di norma un criterio più vicino alla linea editoriale della testata rispetto a quello cui si rifanno i diversi giornalisti nello scrivere gli articoli. Dal monitoraggio effettuato sulle prime pagine del Corriere nel periodo compreso fra il 15 aprile e il 15 giugno 2009 e tra il 15 settembre ed il 15 novembre successivi sono emersi 9 articoli relativi al terremoto dell’Aquila: di questi, però, solo 5 sono interamente dedicati al sisma, mentre 4 prendono spunto da quanto è avvenuto in Abruzzo per sviluppare riflessioni di altro tipo. È evidente come, passata l’emozione collettiva dovuta all’impatto della tragedia dell’Aquila sull’opinione pubblica, il Corriere della Sera, testata storicamente più radicata nel Nord Italia, abbia progressivamente fatto scivolare le notizie relative al dopo-terremoto all’interno delle pagine di cronaca nazionale, riservandosi di inserire un richiamo in prima solo in occasione di notizie dal forte impatto emotivo (come nel caso degli avvisi di garanzia per i crolli). Per Repubblica, gli articoli di prima pagina dedicati al sisma abruzzese nel periodo monitorato sono complessivamente 26, con una netta prevalenza di pezzi centrati sulla ricostruzione rispetto a quelli che traggono spunto dagli eventi per affrontare poi temi differenti ; inoltre, ben 13 dei 26 articoli complessivi vengono pubblicati nell’Aprile 2009, mentre altri 9 sono relativi al mese successivo. Dei tre quotidiani analizzati, Il Messaggero è sicuramente quello che dedica il maggiore spazio al terremoto dell’Aquila: sono ben 40 gli articoli sul sisma pubblicati in prima pagina nel periodo monitorato. Nel complesso, per tutti i quotidiani il tono generale degli articoli sembra dipendere molto più dalla linea editoriale della testata, dal modello informativo che i rispettivi lettori sembrano apprezzare, che non dalle tematiche realmente affrontate: il racconto del terremoto è stato inserito in consolidate routine narrative e l’adesione alle supposte aspettative dei lettori ha avuto il sopravvento sulla drammaticità delle vicende abruzzesi.

Il terremoto in prima pagina. L’impatto sociale di una tragedia collettiva

ROBERTI, GERALDINA
2011-01-01

Abstract

Se per la copertura del sisma abruzzese si sono mobilitate tutte le maggiori testate nazionali, offrendo al pubblico collegamenti tv o articoli degli inviati direttamente dalle zone più colpite, la lettura di quanto è accaduto – soprattutto in relazione alle scelte del dopo-terremoto e alla ricostruzione – è stata spesso divergente, evidenziando le molteplici interpretazioni dei fenomeni osservati. Per dar conto delle diverse analisi offerte dalla stampa quotidiana abbiamo scelto di analizzare le prime pagine di tre giornali a diffusione nazionale, il Corriere della Sera, la Repubblica e Il Messaggero per un periodo di 4 mesi non consecutivi e precisamente dal 15 aprile al 15 giugno e dal 15 settembre al 15 novembre 2009. La scelta del periodo da monitorare puntava a verificare l’evoluzione della curva dell’attenzione pubblica e la copertura giornalistica in coincidenza di alcuni momenti significativi del dopo-terremoto (come, ad esempio, la consegna delle prime abitazioni inserite nel progetto C.A.S.E.). Come è noto, è alla titolazione della prima pagina che una testata affida, in genere, il compito di rappresentare anche visivamente la propria posizione sui fatti del giorno, tanto che spesso la prima è considerata un vero e proprio biglietto da visita del quotidiano. Nel comporre i titoli, infatti, la redazione segue di norma un criterio più vicino alla linea editoriale della testata rispetto a quello cui si rifanno i diversi giornalisti nello scrivere gli articoli. Dal monitoraggio effettuato sulle prime pagine del Corriere nel periodo compreso fra il 15 aprile e il 15 giugno 2009 e tra il 15 settembre ed il 15 novembre successivi sono emersi 9 articoli relativi al terremoto dell’Aquila: di questi, però, solo 5 sono interamente dedicati al sisma, mentre 4 prendono spunto da quanto è avvenuto in Abruzzo per sviluppare riflessioni di altro tipo. È evidente come, passata l’emozione collettiva dovuta all’impatto della tragedia dell’Aquila sull’opinione pubblica, il Corriere della Sera, testata storicamente più radicata nel Nord Italia, abbia progressivamente fatto scivolare le notizie relative al dopo-terremoto all’interno delle pagine di cronaca nazionale, riservandosi di inserire un richiamo in prima solo in occasione di notizie dal forte impatto emotivo (come nel caso degli avvisi di garanzia per i crolli). Per Repubblica, gli articoli di prima pagina dedicati al sisma abruzzese nel periodo monitorato sono complessivamente 26, con una netta prevalenza di pezzi centrati sulla ricostruzione rispetto a quelli che traggono spunto dagli eventi per affrontare poi temi differenti ; inoltre, ben 13 dei 26 articoli complessivi vengono pubblicati nell’Aprile 2009, mentre altri 9 sono relativi al mese successivo. Dei tre quotidiani analizzati, Il Messaggero è sicuramente quello che dedica il maggiore spazio al terremoto dell’Aquila: sono ben 40 gli articoli sul sisma pubblicati in prima pagina nel periodo monitorato. Nel complesso, per tutti i quotidiani il tono generale degli articoli sembra dipendere molto più dalla linea editoriale della testata, dal modello informativo che i rispettivi lettori sembrano apprezzare, che non dalle tematiche realmente affrontate: il racconto del terremoto è stato inserito in consolidate routine narrative e l’adesione alle supposte aspettative dei lettori ha avuto il sopravvento sulla drammaticità delle vicende abruzzesi.
2011
9788896319154
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