L’incipit della Piccola filosofia dell’enunciazione presenta nella forma di un bizzarro esperimento mentale il programma di ricerca dell’ontologia di Bruno Latour. Ne risulta che ad articolare il campo latouriano è una comprensione del senso dell’essere che nel passaggio – in qualcosa che troppo frettolosamente si assimila al divenire ha il suo pivot. Come la sostanza spinoziana, insomma l’Essere in quanto Essere, che Latour non ha affatto dimenticato, non è dunque nient’altro che il suo comunicarsi, nient’altro che l’atto del suo enunciarsi, del suo tradursi in una teoria infinita di delegati che occupano il suo posto e si sostituiscono a lui. La traduzione è infinita (nel senso “privativo” dell’infinito) a causa della differenza dell’Essere dall’ente

Cioè. L’ontologia di Bruno Latour

Rocco Ronchi
2024-01-01

Abstract

L’incipit della Piccola filosofia dell’enunciazione presenta nella forma di un bizzarro esperimento mentale il programma di ricerca dell’ontologia di Bruno Latour. Ne risulta che ad articolare il campo latouriano è una comprensione del senso dell’essere che nel passaggio – in qualcosa che troppo frettolosamente si assimila al divenire ha il suo pivot. Come la sostanza spinoziana, insomma l’Essere in quanto Essere, che Latour non ha affatto dimenticato, non è dunque nient’altro che il suo comunicarsi, nient’altro che l’atto del suo enunciarsi, del suo tradursi in una teoria infinita di delegati che occupano il suo posto e si sostituiscono a lui. La traduzione è infinita (nel senso “privativo” dell’infinito) a causa della differenza dell’Essere dall’ente
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