Nel contributo si analizza il testamento di Cicco di Pietro da Sulmona, forse pittore e intagliatore, rogato nel 1435. L'atto è una rarissima testimonianza del funzionamento di una societas artistica nell'Abruzzo medievale, quella stipulata dal testatore con il concittadino Onofrio di Colella e con maestro Leonardo di Sabino da Teramo, pittore, anch'egli cittadino sulmonese, l'unico dei tre di cui sia chiaramente specificata la qualifica professionale, peraltro attestata anche da altri documenti sulmonesi. Il testamento, conservato nell'Archivio di Stato dell'Aquila, sezione di Sulmona, ma noto soltanto da pochi stralci, è trascritto integralmente in calce al saggio.

Ad laborandum seu ad pigendum communiter. Un testamento sulmonese del 1435

PASQUALETTI, CRISTIANA
2012-01-01

Abstract

Nel contributo si analizza il testamento di Cicco di Pietro da Sulmona, forse pittore e intagliatore, rogato nel 1435. L'atto è una rarissima testimonianza del funzionamento di una societas artistica nell'Abruzzo medievale, quella stipulata dal testatore con il concittadino Onofrio di Colella e con maestro Leonardo di Sabino da Teramo, pittore, anch'egli cittadino sulmonese, l'unico dei tre di cui sia chiaramente specificata la qualifica professionale, peraltro attestata anche da altri documenti sulmonesi. Il testamento, conservato nell'Archivio di Stato dell'Aquila, sezione di Sulmona, ma noto soltanto da pochi stralci, è trascritto integralmente in calce al saggio.
2012
978-3-8260-4429-8
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