La città dell’Aquila offre all’inizio del Seicento una scena composita sia sul piano politico che artistico, legata al rafforzamento del regime spagnolo, dopo la rivolta del 1528 e alla costruzione di una cultura postconciliare che si consolidò con l’insediamento dei Gesuiti nel 1596. L’Aquila, pertanto, si assestò in un clima di concordia ordinum con la Corona, che favorì il formarsi di un ceto dirigente composto sia di elementi della antica oligarchia mercantile che di un patriziato cittadino nato con l’acquisto dei nuovi feudi. Tutto si interrompe con il terremoto del 1703 e la distruzione della città che sarà seguita da una ricostruzione artistica complessa ma ricca delle forme di un tardo barocco. Emergeranno così poli attrattivi che fanno emergere singole famiglie, attraverso committenze prestigiose, soprattutto di formazione romana, che coinvolgono monasteri, confraternite, palazzi privati. La città si ricostruirà sopra se stessa sul piano urbanistico elaborando forme raffinate di quell’immagine che la accompagnerà fino al nuovo terribile sisma del 2009.

At the beginning of the seventeenth century the city of L’Aquila composes a complex artistic and political scene ties to reinforcement of the Spanish regime after the revolts of 1528 and the construction of ha post-Council of Trent culture that was consolidated by the arrival of the Jesuits in 1596. L’Aquila, therefore, settled into a climate of concordia ordinum with the Crown, which favored the formation of a governing class made up of elements from both the antique mercantile oligarchy and patricians that came from the acquisition of new feudal estates. All this was interrupted by the 1703 earthquake and the destruction of the city and the resulting reconstruction of the city in a rich and complex late baroque character. Poles of attraction then emerged around single families through the commissioning of works, especially from Rome, including monasteries, confraternities, and private buildings. The city rebuilds on top of itself, conserving its urban plan and developing refined forms of its image that it maintained until the new and terrible earthquake of 2009.

La scena della città: uomini, idee, rappresentazioni nell'Aquila barocca, in Collana "Atlante Tematico del Barocco in Italia" diretta da M.Fagiolo

Silvia Mantini
2010-01-01

Abstract

La città dell’Aquila offre all’inizio del Seicento una scena composita sia sul piano politico che artistico, legata al rafforzamento del regime spagnolo, dopo la rivolta del 1528 e alla costruzione di una cultura postconciliare che si consolidò con l’insediamento dei Gesuiti nel 1596. L’Aquila, pertanto, si assestò in un clima di concordia ordinum con la Corona, che favorì il formarsi di un ceto dirigente composto sia di elementi della antica oligarchia mercantile che di un patriziato cittadino nato con l’acquisto dei nuovi feudi. Tutto si interrompe con il terremoto del 1703 e la distruzione della città che sarà seguita da una ricostruzione artistica complessa ma ricca delle forme di un tardo barocco. Emergeranno così poli attrattivi che fanno emergere singole famiglie, attraverso committenze prestigiose, soprattutto di formazione romana, che coinvolgono monasteri, confraternite, palazzi privati. La città si ricostruirà sopra se stessa sul piano urbanistico elaborando forme raffinate di quell’immagine che la accompagnerà fino al nuovo terribile sisma del 2009.
2010
978-88-8016-958-1
At the beginning of the seventeenth century the city of L’Aquila composes a complex artistic and political scene ties to reinforcement of the Spanish regime after the revolts of 1528 and the construction of ha post-Council of Trent culture that was consolidated by the arrival of the Jesuits in 1596. L’Aquila, therefore, settled into a climate of concordia ordinum with the Crown, which favored the formation of a governing class made up of elements from both the antique mercantile oligarchy and patricians that came from the acquisition of new feudal estates. All this was interrupted by the 1703 earthquake and the destruction of the city and the resulting reconstruction of the city in a rich and complex late baroque character. Poles of attraction then emerged around single families through the commissioning of works, especially from Rome, including monasteries, confraternities, and private buildings. The city rebuilds on top of itself, conserving its urban plan and developing refined forms of its image that it maintained until the new and terrible earthquake of 2009.
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