Il fenomeno della fragilità territoriale è ciclicamente presente nel panorama accademico dato che, a più riprese, si assiste al verificarsi di calamità e disastri di origine naturale e antropica nella contemporaneità. La sua natura multidimensionale si manifesta in forme diverse che sono oggetto di molteplici esperienze di studio e ricerca in ambito accademico che spesso sono fortemente relazionate con esperienze di natura programmatica. Lo studio che si presenta nell’articolo inquadra il tema alla scala regionale con un focus specifico sulla Regione Abruzzo, territorio affetto da una diminuzione della popolazione e di un aumento del tasso di mortalità dovuto all’invecchiamento ormai divenuti costanti nel tempo. Poste queste basi di riferimento, il testo inquadra in prima battuta le dinamiche socioeconomiche regionali per poi tracciare una linea metodologica di analisi del territorio. Individua, infine, possibili linee strategiche di recupero territoriale che possono configurarsi come incipit per ulteriori studi. La metodologia è composta da tre fasi, conoscitiva, analitica e progettuale, finalizzate a classificare il territorio regionale in relazione al livello di criticità. L’obiettivo dello studio, quindi, è analizzare e descrivere le componenti e gli effetti della fragilità territoriale a scala regionale, individuando successivamente le aree a maggiore criticità di sviluppo. Il tema in esame è stato analizzato focalizzandosi soprattutto sul sistema dei servizi e delle attrezzature territoriali, sul loro equilibrio e accessibilità, cercando di interpretare le dinamiche socioeconomiche definite dalle trasformazioni demografiche in atto nella Regione e al grado di accessibilità alle principali infrastrutture di interesse territoriale.

Fragilità territoriale a scala regionale: il caso della Regione Abruzzo

Federico Eugeni
Methodology
;
Donato Di Ludovico
Supervision
2025-01-01

Abstract

Il fenomeno della fragilità territoriale è ciclicamente presente nel panorama accademico dato che, a più riprese, si assiste al verificarsi di calamità e disastri di origine naturale e antropica nella contemporaneità. La sua natura multidimensionale si manifesta in forme diverse che sono oggetto di molteplici esperienze di studio e ricerca in ambito accademico che spesso sono fortemente relazionate con esperienze di natura programmatica. Lo studio che si presenta nell’articolo inquadra il tema alla scala regionale con un focus specifico sulla Regione Abruzzo, territorio affetto da una diminuzione della popolazione e di un aumento del tasso di mortalità dovuto all’invecchiamento ormai divenuti costanti nel tempo. Poste queste basi di riferimento, il testo inquadra in prima battuta le dinamiche socioeconomiche regionali per poi tracciare una linea metodologica di analisi del territorio. Individua, infine, possibili linee strategiche di recupero territoriale che possono configurarsi come incipit per ulteriori studi. La metodologia è composta da tre fasi, conoscitiva, analitica e progettuale, finalizzate a classificare il territorio regionale in relazione al livello di criticità. L’obiettivo dello studio, quindi, è analizzare e descrivere le componenti e gli effetti della fragilità territoriale a scala regionale, individuando successivamente le aree a maggiore criticità di sviluppo. Il tema in esame è stato analizzato focalizzandosi soprattutto sul sistema dei servizi e delle attrezzature territoriali, sul loro equilibrio e accessibilità, cercando di interpretare le dinamiche socioeconomiche definite dalle trasformazioni demografiche in atto nella Regione e al grado di accessibilità alle principali infrastrutture di interesse territoriale.
2025
978-88-99237-78-3
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