Il presente testo deriva da un approfondimento sul ruolo dell’Italia “Mediana” nello sviluppo delle politiche nazionali ed europee, ed in particolare sul tema della Macroregione in relazione alle sperimentazioni di SPHERA, la ricerca su cui si basano i risultati ed i concetti espressi in questa pubblicazione. Si vuole cioè affermare il ruolo dell’Italia Mediana quale Macroregione chiave dello sviluppo euro-mediterraneo. I modelli concettuali tradizionali che spesso vengono richiamati dalle politiche regionali dell’Italia Mediana si riferiscono ad analisi socio-economiche e demografiche che ne rappresentano bene la dualità: la costa, alla quale appartengono i territori a maggiore dinamicità, l’area collinare e montuosa, alle quali appartiene il sistema della criticità insediativa (sottoutilizzo). Tali politiche hanno prodotto ad esempio lo sviluppo delle aree relative al corridoio adriatico e alle penetrazioni verso le città capoluogo, con la conseguenza che le azioni messe in campo non sono riuscite a riconnettere i territori regionali, ma spesso hanno creato una maggiore ed evidente rottura tra Regione interna e costa. Superare questi schematismi e interpretare il sistema dell’Italia centrale all’interno dell’Area mediana europea comporta necessariamente l’abbandono del modello duale e policentrista verso un’interpretazione per Sistemi Territoriali dei quali studiare le relazioni interne di rete (reti corte) e le relazioni esterne con la rete di Global Cities (reti lunghe) nell’ambito di Macroregioni a geometria variabile. Il Sistema Insediativo regionale, considerato pertanto nel suo insieme e nella sua complessità, può essere interpretato in relazione ai caratteri demografici dei centri, a quelli morfologici dei sistemi e nelle sue interazioni con i paesaggi agrari e naturali ma soprattutto nelle sue relazioni con gli altri Sistemi e le altre città (Core o Global Cities / Global City Regions). In questo senso, una sperimentazione condotta dalla Regione Abruzzo nell’ambito degli studi per il Quadro Strategico Nazionale ha consentito di riconoscere quattro tipi di Sistemi insediativi territoriali di diverso livello: i (1) Poli urbani maggiori, la (2) Città lineare della costa, la (3) Rete dei borghi o dei Poli minori, ed infine i (4) Paesaggi abitati. In questa interpretazione, le città, come nodi dei flussi relazionali, e le loro reti, come aste non solo materiali di questi flussi, divengono gli elementi essenziali di Progetto. Ad essi ed alla loro caratterizzazione bottom-up è affidata la risoluzione dei problemi locali, ma anche la definizione del futuro spazio regionale. La integrazione tra i quattro tipi di Sistemi insediativi territoriali e di questi con le reti di rango superiore, può essere una strategia primaria a base di Progetti di Territorio e della definizione delle Macroregioni, questo sia in relazione alla valutazione della massa critica ma soprattutto in relazione alla messa in rete di tutti quelle realtà locali altrimenti escluse dalle strategie di sviluppo delle Macroregioni stesse.

Una proposta di Macroregione “Mediana"

DI LUDOVICO, DONATO
2015-01-01

Abstract

Il presente testo deriva da un approfondimento sul ruolo dell’Italia “Mediana” nello sviluppo delle politiche nazionali ed europee, ed in particolare sul tema della Macroregione in relazione alle sperimentazioni di SPHERA, la ricerca su cui si basano i risultati ed i concetti espressi in questa pubblicazione. Si vuole cioè affermare il ruolo dell’Italia Mediana quale Macroregione chiave dello sviluppo euro-mediterraneo. I modelli concettuali tradizionali che spesso vengono richiamati dalle politiche regionali dell’Italia Mediana si riferiscono ad analisi socio-economiche e demografiche che ne rappresentano bene la dualità: la costa, alla quale appartengono i territori a maggiore dinamicità, l’area collinare e montuosa, alle quali appartiene il sistema della criticità insediativa (sottoutilizzo). Tali politiche hanno prodotto ad esempio lo sviluppo delle aree relative al corridoio adriatico e alle penetrazioni verso le città capoluogo, con la conseguenza che le azioni messe in campo non sono riuscite a riconnettere i territori regionali, ma spesso hanno creato una maggiore ed evidente rottura tra Regione interna e costa. Superare questi schematismi e interpretare il sistema dell’Italia centrale all’interno dell’Area mediana europea comporta necessariamente l’abbandono del modello duale e policentrista verso un’interpretazione per Sistemi Territoriali dei quali studiare le relazioni interne di rete (reti corte) e le relazioni esterne con la rete di Global Cities (reti lunghe) nell’ambito di Macroregioni a geometria variabile. Il Sistema Insediativo regionale, considerato pertanto nel suo insieme e nella sua complessità, può essere interpretato in relazione ai caratteri demografici dei centri, a quelli morfologici dei sistemi e nelle sue interazioni con i paesaggi agrari e naturali ma soprattutto nelle sue relazioni con gli altri Sistemi e le altre città (Core o Global Cities / Global City Regions). In questo senso, una sperimentazione condotta dalla Regione Abruzzo nell’ambito degli studi per il Quadro Strategico Nazionale ha consentito di riconoscere quattro tipi di Sistemi insediativi territoriali di diverso livello: i (1) Poli urbani maggiori, la (2) Città lineare della costa, la (3) Rete dei borghi o dei Poli minori, ed infine i (4) Paesaggi abitati. In questa interpretazione, le città, come nodi dei flussi relazionali, e le loro reti, come aste non solo materiali di questi flussi, divengono gli elementi essenziali di Progetto. Ad essi ed alla loro caratterizzazione bottom-up è affidata la risoluzione dei problemi locali, ma anche la definizione del futuro spazio regionale. La integrazione tra i quattro tipi di Sistemi insediativi territoriali e di questi con le reti di rango superiore, può essere una strategia primaria a base di Progetti di Territorio e della definizione delle Macroregioni, questo sia in relazione alla valutazione della massa critica ma soprattutto in relazione alla messa in rete di tutti quelle realtà locali altrimenti escluse dalle strategie di sviluppo delle Macroregioni stesse.
2015
9788896868454
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11697/26563
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact