I profondi cambiamenti che hanno investito la nostra società stanno progressivamente trasformando la scuola e gli apprendimenti che essa è chiamata a realizzare nella nuova società della conoscenza; da qui la necessità di fornire a tutti i cittadini l'accesso all’informazione e ad una formazione di qualità. In una domanda sociale che avanza sempre più rapidamente e che richiede l’assolvimento di compiti sempre più complessi, la sfida più urgente da parte delle diverse istituzioni culturali e formative appare quella di allearsi in partenariati attivi in maniera tale da capitalizzare, rafforzare e creare conoscenze e competenze progressivamente esposte ad un processo di adattabilità continua, grazie al quale gli individui possono essere in grado di fornire risposte appropriate sia a nuovi problemi sia ad inedite forme di interazione. Il volume intende mostrare come la conoscenza e l’uso dei patrimoni a fini formativi apra nuove frontiere sul versante delle competenze di base, trasversali, disciplinari, interdisciplinari e transdisciplinari contribuendo ad individuare fonti e modalità di conoscenza alternative per garantire a tutte le categorie di soggetti un accesso esteso, integrato, sistematico ed equo alle risorse ed a quegli apprendimenti che appaiono indispensabili per esercitare la cittadinanza attiva. Mai prima d’ora le istituzioni culturali (musei, biblioteche ecc.) sono state investite da un così radicale processo di cambiamento, che sicuramente oggi costituisce una opportunità senza precedenti e che le spinge ad operare in continuità con l’istruzione, a tutti i gradi e livelli, per accrescerne le potenzialità formative ed aiutarla nel gravoso compito di conciliare gli apprendimenti formali con quelli informali/non formali, in termini di rafforzamento degli uni in funzione degli altri. Tali apprendimenti, storicamente situati su differenti e sconnessi terreni esperienziali e conoscitivi, non sempre riescono ad integrarsi tra loro favorevolmente ed armonicamente nell’universo interpretativo dei soggetti. In questa direzione, il volume intende illustrare come i beni culturali, in tutte le loro accezioni, possano contribuire ad abbattere le barriere strutturali e temporali che risiedono tra formale/non formale/informale, per volgersi a costruire nuove forme di alfabetizzazione che vedono nell’incontro tra multiliteracies, heritage literacy e pedagogy literacy la possibilità di costruire il profilo del letterato del 21° secolo. Esso traccia un percorso di analisi della letteratura scientifica sull’educazione al patrimonio e sulla didattica museale e re-intepreta il processo di rafforzamento dei corredi di competenze attraverso i beni, concludendosi con il resoconto di un progetto di ricerca internazionale, finanziato dalla Comunità Europea, che ha visto affermare una nuova figura di sistema capace di lavorare in tale direzione.

La didattica museale tra pedagogical literacy, heritage literacy e multiliteracies. Costruire il profilo del letterato del 21° secolo

NUZZACI, Antonella
2012-01-01

Abstract

I profondi cambiamenti che hanno investito la nostra società stanno progressivamente trasformando la scuola e gli apprendimenti che essa è chiamata a realizzare nella nuova società della conoscenza; da qui la necessità di fornire a tutti i cittadini l'accesso all’informazione e ad una formazione di qualità. In una domanda sociale che avanza sempre più rapidamente e che richiede l’assolvimento di compiti sempre più complessi, la sfida più urgente da parte delle diverse istituzioni culturali e formative appare quella di allearsi in partenariati attivi in maniera tale da capitalizzare, rafforzare e creare conoscenze e competenze progressivamente esposte ad un processo di adattabilità continua, grazie al quale gli individui possono essere in grado di fornire risposte appropriate sia a nuovi problemi sia ad inedite forme di interazione. Il volume intende mostrare come la conoscenza e l’uso dei patrimoni a fini formativi apra nuove frontiere sul versante delle competenze di base, trasversali, disciplinari, interdisciplinari e transdisciplinari contribuendo ad individuare fonti e modalità di conoscenza alternative per garantire a tutte le categorie di soggetti un accesso esteso, integrato, sistematico ed equo alle risorse ed a quegli apprendimenti che appaiono indispensabili per esercitare la cittadinanza attiva. Mai prima d’ora le istituzioni culturali (musei, biblioteche ecc.) sono state investite da un così radicale processo di cambiamento, che sicuramente oggi costituisce una opportunità senza precedenti e che le spinge ad operare in continuità con l’istruzione, a tutti i gradi e livelli, per accrescerne le potenzialità formative ed aiutarla nel gravoso compito di conciliare gli apprendimenti formali con quelli informali/non formali, in termini di rafforzamento degli uni in funzione degli altri. Tali apprendimenti, storicamente situati su differenti e sconnessi terreni esperienziali e conoscitivi, non sempre riescono ad integrarsi tra loro favorevolmente ed armonicamente nell’universo interpretativo dei soggetti. In questa direzione, il volume intende illustrare come i beni culturali, in tutte le loro accezioni, possano contribuire ad abbattere le barriere strutturali e temporali che risiedono tra formale/non formale/informale, per volgersi a costruire nuove forme di alfabetizzazione che vedono nell’incontro tra multiliteracies, heritage literacy e pedagogy literacy la possibilità di costruire il profilo del letterato del 21° secolo. Esso traccia un percorso di analisi della letteratura scientifica sull’educazione al patrimonio e sulla didattica museale e re-intepreta il processo di rafforzamento dei corredi di competenze attraverso i beni, concludendosi con il resoconto di un progetto di ricerca internazionale, finanziato dalla Comunità Europea, che ha visto affermare una nuova figura di sistema capace di lavorare in tale direzione.
2012
978-88-8232-972-3
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