Il reimpiego di materiali da costruzione provenienti da edifici caduti in disuso per cause diverse è un fenomeno antico e diffuso in tutte le epoche ed in quasi tutte le culture, giustificato in prima istanza dal concetto di utilità immediata. Diverso è il "reimpiego" guidato dalla cernita consapevole e mirata del pezzo, il cui riutilizzo si colloca all'interno di una logica e di un gusto riconoscibili, seppure tali logica e gusto siano del tutto nuovi rispetto al passato, oltre che difficilmente codificabili. Dalla certezza che questo duplice e contrapposto modo di usare spolia riveli due diversi atteggiamenti nei confronti dell'antico, prende avvio la ricerca condotta sulla basilica di San Lorenzo fuori le Mura a Roma. L'uso del materiale di spoglio - applicato prima dalle maestranze paleocristiane nel nucleo più antico dell'edificio cristiano e poi nuovamente dai maestri cosmati nell'impianto medievale - rivela, infatti, l'indiscutibile presenza di una logica e di un cosciente recupero dell'antico che vanno ad opporsi ad una qualsiasi lettura del feno-meno come di una riutilizzazione "neutra" di spezzoni architettonici e di motivi decorativi "già pronti".

Spolia e caratteristiche del reimpiego nella basilica di San Lorenzo fuori le Mura a Roma

CIRANNA, SIMONETTA
2000-01-01

Abstract

Il reimpiego di materiali da costruzione provenienti da edifici caduti in disuso per cause diverse è un fenomeno antico e diffuso in tutte le epoche ed in quasi tutte le culture, giustificato in prima istanza dal concetto di utilità immediata. Diverso è il "reimpiego" guidato dalla cernita consapevole e mirata del pezzo, il cui riutilizzo si colloca all'interno di una logica e di un gusto riconoscibili, seppure tali logica e gusto siano del tutto nuovi rispetto al passato, oltre che difficilmente codificabili. Dalla certezza che questo duplice e contrapposto modo di usare spolia riveli due diversi atteggiamenti nei confronti dell'antico, prende avvio la ricerca condotta sulla basilica di San Lorenzo fuori le Mura a Roma. L'uso del materiale di spoglio - applicato prima dalle maestranze paleocristiane nel nucleo più antico dell'edificio cristiano e poi nuovamente dai maestri cosmati nell'impianto medievale - rivela, infatti, l'indiscutibile presenza di una logica e di un cosciente recupero dell'antico che vanno ad opporsi ad una qualsiasi lettura del feno-meno come di una riutilizzazione "neutra" di spezzoni architettonici e di motivi decorativi "già pronti".
2000
88-86599-41-2
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11697/28475
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact