Il volume si propone come una ricognizione delle trasformazioni urbane e dell’architettura abruzzese tra Ottocento e Novecento, accogliendo al suo interno il lavoro di ricerca e di didattica applicata al territorio. Didattica svolta nell’ambito delle Esercitazioni del corso di Storia dell’Architettura 2, tenuto dall’autrice presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università dell’Aquila, Corso di Laurea Edile-Archittetura. L’itinerario, presentato anche attraverso una ricca selezione di tavole, esplora due secoli di storia alla ricerca dell’esistenza o meno di un filo rosso continuo o di una sottile trama, dalle maglie irregolari, che leghi le diverse e complesse forme dell’architettura italiana. Un viaggio, condotto in un territorio aspro e apparentemente recinto, le cui tappe sono però testimonianza di un processo più ampio, che si sviluppa da un’architettura i cui linguaggi, pur diversi, rispondono a una forte e comune ideologia, o a illusioni e utopie, fino alla precarietà di ogni possibile modello. Se, come è stato detto, “l’architettura è ormai un bene raro”, l’energia che la sua idea ancora sprigiona appare un bene da difendere.

ABRUZZO. Architetture a confronto XIX e XX secolo

CIRANNA, SIMONETTA
2005-01-01

Abstract

Il volume si propone come una ricognizione delle trasformazioni urbane e dell’architettura abruzzese tra Ottocento e Novecento, accogliendo al suo interno il lavoro di ricerca e di didattica applicata al territorio. Didattica svolta nell’ambito delle Esercitazioni del corso di Storia dell’Architettura 2, tenuto dall’autrice presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università dell’Aquila, Corso di Laurea Edile-Archittetura. L’itinerario, presentato anche attraverso una ricca selezione di tavole, esplora due secoli di storia alla ricerca dell’esistenza o meno di un filo rosso continuo o di una sottile trama, dalle maglie irregolari, che leghi le diverse e complesse forme dell’architettura italiana. Un viaggio, condotto in un territorio aspro e apparentemente recinto, le cui tappe sono però testimonianza di un processo più ampio, che si sviluppa da un’architettura i cui linguaggi, pur diversi, rispondono a una forte e comune ideologia, o a illusioni e utopie, fino alla precarietà di ogni possibile modello. Se, come è stato detto, “l’architettura è ormai un bene raro”, l’energia che la sua idea ancora sprigiona appare un bene da difendere.
2005
9788849208528
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11697/28778
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact