Il volume riproduce gli atti del Convegno Luigi Credaro e la “Rivista Pedagogica”, tenutosi a Sondrio il 21-22 settembre 2007, includendovi altri contributi fra cui una memoria di Alberto Quadrio Curzio su Luigi Credaro Accademico dei Lincei. Il testo, al pari dell’evento culturale ospitato dal capoluogo valtellinese, ha espresso, in specie nei contributi di autorevoli interpreti (nelle relazioni di Franco Cambi e Nicola Siciliani de Cumis e, nella Tavola Rotonda del 22 settembre, nell’intervento di Luciano Pazzaglia), la chiara indicazione della necessità di riscoprire, riproporre e rilanciare la dialettica, feconda e virtuosa “circolarità” del rapporto fra Luigi Credaro e il periodico di cui il Valtellinese fu, in pratica, il fondatore, il 29 giugno 1907, e, per oltre due dei tre decenni nei quali fu pubblicato, il direttore, facendola oggetto di un’analisi critica nuova, aggiornata, più aderente agli sviluppi e agli approdi della teoresi educativa e dell’epistemologia pedagogica contemporanee. In questo quadro, emerge come centrale l’istanza di approfondire i possibili rapporti fra il modello pedagogico kantiano-herbartiano sviluppato da Credaro e dalla “Rivista” fra le due guerre mondiali e quello che connota la “pedagogia critica” di fine ‘900 – inizi del nuovo secolo e millennio.
The volume contains the works from the Meeting Luigi Credaro e la “Rivista Pedagogica”, which took place in Sondrio on September 21-22, 2007, and includes also other contributions including a memoir on Luigi Credaro as Member of the Lincean Academy by Alberto Quadrio Curzio. The book, together with the cultural event it recounts (especially the speeches by Franco Cambi and Nicola Siciliani de Cumis and the Round Table speech by Luciano Pazzaglia) is a clear statement of the need to rediscover, propose and revive the lively, productive and vibrant relationship between Credaro and the magazine he basically founded on June 29, 1907 and directed for more than twenty years (out of the little more than thirty years of editorial life of the magazine). The book submits this relationship to a new, updated critical analysis more in tune with the new developments in education theory and pedagogical epistemology. In this view, it becomes necessary to research the possible relationship between the Kantian-Herbartian model developed by Credaro and the “Rivista” in the time between the two World Wars and the one that defines the “critical pedagogy” of the late 20th – early 21st century.
Luigi Credaro e la “Rivista Pedagogica”. Atti del Convegno Sondrio, 21-22 settembre 2007 e altri scritti
D'ARCANGELI, MARCO ANTONIO;
2009-01-01
Abstract
Il volume riproduce gli atti del Convegno Luigi Credaro e la “Rivista Pedagogica”, tenutosi a Sondrio il 21-22 settembre 2007, includendovi altri contributi fra cui una memoria di Alberto Quadrio Curzio su Luigi Credaro Accademico dei Lincei. Il testo, al pari dell’evento culturale ospitato dal capoluogo valtellinese, ha espresso, in specie nei contributi di autorevoli interpreti (nelle relazioni di Franco Cambi e Nicola Siciliani de Cumis e, nella Tavola Rotonda del 22 settembre, nell’intervento di Luciano Pazzaglia), la chiara indicazione della necessità di riscoprire, riproporre e rilanciare la dialettica, feconda e virtuosa “circolarità” del rapporto fra Luigi Credaro e il periodico di cui il Valtellinese fu, in pratica, il fondatore, il 29 giugno 1907, e, per oltre due dei tre decenni nei quali fu pubblicato, il direttore, facendola oggetto di un’analisi critica nuova, aggiornata, più aderente agli sviluppi e agli approdi della teoresi educativa e dell’epistemologia pedagogica contemporanee. In questo quadro, emerge come centrale l’istanza di approfondire i possibili rapporti fra il modello pedagogico kantiano-herbartiano sviluppato da Credaro e dalla “Rivista” fra le due guerre mondiali e quello che connota la “pedagogia critica” di fine ‘900 – inizi del nuovo secolo e millennio.Pubblicazioni consigliate
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