L’educazione motoria nella scuola primaria riveste un ruolo importante per la salute fisica e psico-sociale dei bambini, per le implicazioni che il movimento ha nello sviluppo psico-motorio e nella prevenzione di molte patologie cronico-degenerative. È necessario, quindi, implementare modalità di realizzazione corrette basate sulla verifica dei risultati. Scopo dello studio è saggiare un sistema di rilevazione per le diverse dimensioni dell’attività fisica (AF), delle sue variabili determinanti e di outcome applicabile nella scuola primaria. La sperimentazione si è svolta nella Scuola Elementare di Castorano (AP), durante l’A.S. 2008-2009 nell’ambito del progetto “Scuola e sport” promosso dalla Provincia di Ascoli Piceno. Lo studio è sperimentale a disegno longitudinale per i dati antropometrici e i test motori, rilevati all’inizio del programma (pre-test) e alla conclusione (post-test). Al post-test sono stati somministrati questionari self-report su variabili socio-ambientali (famiglia, quartiere) e abitudini motorie del bambino (AF organizzata – AFO - e diario quotidiano), questi ultimi, come i test motori, somministrati anche ad un campione di controllo. Dunque, al post test, è stato possibile effettuare un’analisi trasversale e, per alcuni patterns di dati, un’analisi controllata non longitudinale. Il campione arruolato su base volontaria è costituito da 10 classi per un totale di 155 scolari. L’elaborazione statistica ha previsto anche lo studio di modelli di regressione quantitativa e logistica multipli. I bambini monitorati sono risultati sufficientemente impegnati in attività di tipo motorio, con differenze di genere, non di tipo quantitativo (sia i bambini che le bambine praticano AFO extra-scolastica per i due terzi, e hanno performance ai test motori del tutto omogenee) quanto ai profili “di rischio” o di “protezione” definiti dalle variabili determinanti. L’impegno motorio delle bambine è imputabile, infatti, principalmente all’AFO mentre nei maschi sono le attività non strutturate quotidiane, funzionali o di gioco, a influenzare la salute (es. sovrappeso) e la forma fisica. Le opinioni dei genitori sui vantaggi attesi (forma fisica, salute, formazione personale) risultano le sole determinanti dell’AFO dai modelli logistici multipli. Modelli di valutazione dei programmi di attività motoria nella scuola promotrice di salute sono applicabili e auspicabili. Inoltre, vanno studiate modalità di coinvolgimento della famiglia sia nella programmazione curriculare ed extra-curricolare sia mediante l’offerta di opportunità educative e di pratica dirette agli stessi genitori, in modo da favorire lo sviluppo di uno stile di vita attivo longlife nei bambini.

Dimensioni e determinanti del profilo motorio di bambini in età scolare in un campione della provincia di Ascoli Piceno

SCATIGNA, MARIA;GIULIANI, Anna Rita;FABIANI, Leila
2009-01-01

Abstract

L’educazione motoria nella scuola primaria riveste un ruolo importante per la salute fisica e psico-sociale dei bambini, per le implicazioni che il movimento ha nello sviluppo psico-motorio e nella prevenzione di molte patologie cronico-degenerative. È necessario, quindi, implementare modalità di realizzazione corrette basate sulla verifica dei risultati. Scopo dello studio è saggiare un sistema di rilevazione per le diverse dimensioni dell’attività fisica (AF), delle sue variabili determinanti e di outcome applicabile nella scuola primaria. La sperimentazione si è svolta nella Scuola Elementare di Castorano (AP), durante l’A.S. 2008-2009 nell’ambito del progetto “Scuola e sport” promosso dalla Provincia di Ascoli Piceno. Lo studio è sperimentale a disegno longitudinale per i dati antropometrici e i test motori, rilevati all’inizio del programma (pre-test) e alla conclusione (post-test). Al post-test sono stati somministrati questionari self-report su variabili socio-ambientali (famiglia, quartiere) e abitudini motorie del bambino (AF organizzata – AFO - e diario quotidiano), questi ultimi, come i test motori, somministrati anche ad un campione di controllo. Dunque, al post test, è stato possibile effettuare un’analisi trasversale e, per alcuni patterns di dati, un’analisi controllata non longitudinale. Il campione arruolato su base volontaria è costituito da 10 classi per un totale di 155 scolari. L’elaborazione statistica ha previsto anche lo studio di modelli di regressione quantitativa e logistica multipli. I bambini monitorati sono risultati sufficientemente impegnati in attività di tipo motorio, con differenze di genere, non di tipo quantitativo (sia i bambini che le bambine praticano AFO extra-scolastica per i due terzi, e hanno performance ai test motori del tutto omogenee) quanto ai profili “di rischio” o di “protezione” definiti dalle variabili determinanti. L’impegno motorio delle bambine è imputabile, infatti, principalmente all’AFO mentre nei maschi sono le attività non strutturate quotidiane, funzionali o di gioco, a influenzare la salute (es. sovrappeso) e la forma fisica. Le opinioni dei genitori sui vantaggi attesi (forma fisica, salute, formazione personale) risultano le sole determinanti dell’AFO dai modelli logistici multipli. Modelli di valutazione dei programmi di attività motoria nella scuola promotrice di salute sono applicabili e auspicabili. Inoltre, vanno studiate modalità di coinvolgimento della famiglia sia nella programmazione curriculare ed extra-curricolare sia mediante l’offerta di opportunità educative e di pratica dirette agli stessi genitori, in modo da favorire lo sviluppo di uno stile di vita attivo longlife nei bambini.
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