La diagnostica prechirurgica dei dismorfismi dento-maxillo-facciali prescinde attualmente dall’analisi morfo-strutturale dei tessuti molli in generale e di quelli muscolari in particolare. Vengono a tal proposito esaminate le possibilità della RM, tenuto conto della buona definizione delle varie componenti tessutali che questo mezzo consente. Sono stati studiati 12 casi di dimorfismi dento-maxillo-facciali (4 protrusioni inferiori, 2 retrusioni superiori, 2 protrusioni inferiori con retrusione superiore associata, 2 retrusiomni inferiori, 2 protrusioni superiori). Vengono riportati i rilievi più significativi emersi dallo studio della morfologia della muscolatura linguale e di quella dei muscoli masticatori. I dati ottenuti presentano elementi di particolare caratterizzazione per i singoli tipi di disgrazia. La RM si prospetta strumento sensibilmente valido per lo studio miometrico nei vari quadri dismorfici sia sul piano della “obiettivazione statica” che della “evoluzione dinamica” degli stessi in fase postoperatoria o nelle varie fasi di accrescimento cranio-facciale.

Considerazioni sulle possibilità della Risonanza Magnetica (RM) nello studio dei dismorfismi maxillo-facciali

CUTILLI, Tommaso;MASCIOCCHI, CARLO
1989-01-01

Abstract

La diagnostica prechirurgica dei dismorfismi dento-maxillo-facciali prescinde attualmente dall’analisi morfo-strutturale dei tessuti molli in generale e di quelli muscolari in particolare. Vengono a tal proposito esaminate le possibilità della RM, tenuto conto della buona definizione delle varie componenti tessutali che questo mezzo consente. Sono stati studiati 12 casi di dimorfismi dento-maxillo-facciali (4 protrusioni inferiori, 2 retrusioni superiori, 2 protrusioni inferiori con retrusione superiore associata, 2 retrusiomni inferiori, 2 protrusioni superiori). Vengono riportati i rilievi più significativi emersi dallo studio della morfologia della muscolatura linguale e di quella dei muscoli masticatori. I dati ottenuti presentano elementi di particolare caratterizzazione per i singoli tipi di disgrazia. La RM si prospetta strumento sensibilmente valido per lo studio miometrico nei vari quadri dismorfici sia sul piano della “obiettivazione statica” che della “evoluzione dinamica” degli stessi in fase postoperatoria o nelle varie fasi di accrescimento cranio-facciale.
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