Nel territorio dell’Abruzzo montano il prodotto lapideo, principale risorsa naturale e, quindi, materiale da costruzione di più immediato utilizzo, ha un ruolo determinante nella formazione della cultura materiale, la quale assume declinazioni differenti, in funzione della lavorabilità dei diversi tipi di pietra che connota la semplicità dei linguaggi di un’architettura “organicamente risolta con la sua tecnica costruttiva”, attraverso un “saper fare”, una “regola dell’arte” che si adatta di volta in volta alle risorse disponibili. La specializzazione dell’opera muraria, già evidente nelle murature in elevazione, diventa ancor più singolare laddove la muratura si curva a costituire un orizzontamento. La volta in pietra nell’edilizia storica di base, pur conservando una matrice costruttiva comune e, se vogliamo, elementare, si caratterizza nei diversi ambiti storico-geografici, originando tipi costruttivi che, pur apparentemente analoghi, si differenziano, attraverso le caratteristiche della materia prima, sia per procedimento costruttivo che per comportamento meccanico. Tra i tipi costruttivi della volta in pietra, classificati in base alla stereotomia dell’elemento base, suscita particolare interesse la volta sottile in conci di pietra squadrata apparecchiati in foglio. La ricostruzione del procedimento costruttivo, attraverso l’analisi della materia prima, degli elementi e dei materiali base, l’individuazione dei cicli di lavorazione e del tipo di cantiere di cui la costruzione necessita, in termini di maestranze e mezzi d’opera, congiuntamente alla ricostruzione storica comparata, oltre alla scrittura di una microstoria locale, mirano ad individuare eventuali processi di filiazione diretta o indiretta da altri tipi di volte, o migrazioni di maestranze e di saperi da altri ambiti geografici e culturali.

Le volte in pietra nell’edilizia storica di base abruzzese: l’apparecchio in foglio

BELLICOSO, ALESSANDRA
2005-01-01

Abstract

Nel territorio dell’Abruzzo montano il prodotto lapideo, principale risorsa naturale e, quindi, materiale da costruzione di più immediato utilizzo, ha un ruolo determinante nella formazione della cultura materiale, la quale assume declinazioni differenti, in funzione della lavorabilità dei diversi tipi di pietra che connota la semplicità dei linguaggi di un’architettura “organicamente risolta con la sua tecnica costruttiva”, attraverso un “saper fare”, una “regola dell’arte” che si adatta di volta in volta alle risorse disponibili. La specializzazione dell’opera muraria, già evidente nelle murature in elevazione, diventa ancor più singolare laddove la muratura si curva a costituire un orizzontamento. La volta in pietra nell’edilizia storica di base, pur conservando una matrice costruttiva comune e, se vogliamo, elementare, si caratterizza nei diversi ambiti storico-geografici, originando tipi costruttivi che, pur apparentemente analoghi, si differenziano, attraverso le caratteristiche della materia prima, sia per procedimento costruttivo che per comportamento meccanico. Tra i tipi costruttivi della volta in pietra, classificati in base alla stereotomia dell’elemento base, suscita particolare interesse la volta sottile in conci di pietra squadrata apparecchiati in foglio. La ricostruzione del procedimento costruttivo, attraverso l’analisi della materia prima, degli elementi e dei materiali base, l’individuazione dei cicli di lavorazione e del tipo di cantiere di cui la costruzione necessita, in termini di maestranze e mezzi d’opera, congiuntamente alla ricostruzione storica comparata, oltre alla scrittura di una microstoria locale, mirano ad individuare eventuali processi di filiazione diretta o indiretta da altri tipi di volte, o migrazioni di maestranze e di saperi da altri ambiti geografici e culturali.
2005
88-8990-003-2
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