L’impiego delle tecnologie dell’acciaio nell’architettura per la residenza ha da sempre rappresentato, specialmente per l’Italia, un ambito di ricerca e sperimentazione circoscritto. Nonostante infatti, anche in Italia, la residenza si pone come tema centrale al dibattito modernista e, successivamente agli eventi bellici, come problema sociale, la sua declinazione rispetto alla tecnologia dell’acciaio resta condizionata dalla particolarità delle vicende storiche nazionali (l’autarchia), e da un retroterra culturale in cui l’abitare mal si coniuga con l’idea di provvisorietà cui spesso è riferito l’impiego di queste tecnologie. Rispetto al contesto delineato, nell’ottica di una ricostruzione delle vicende, dai contorni frammentari, della costruzione in acciaio della residenza, a partire dagli anni ’30, l’obiettivo è quello di rintracciare modalità tecniche e sistemi costruttivi sperimentati e prodotti, analizzandone le specificità rispetto ad un ambito operativo orientato all’impiego di tecnologie di tipo tradizionale, e di analizzarne le implicazioni di natura tecnologica e formale, evidenziando se e come l’uso dell’acciaio sia stato coerentemente esteso all’intero sistema costruttivo. Le vicende tecnico-progettuali della casa in acciaio sono ricondotte a diversi filoni tematici: “la casa provvisoria”, per l’emergenza, e la “casa antisismica”, per la sicurezza, rispetto al tema degli eventi calamitosi e del terremoto, la “casa sperimentale” legata alle nuove istanze culturali, progettata e costruita a titolo dimostrativo in ambito nazionale e internazionale,”la casa d’oltremare”, prodotto industriale esportato prevalentemente nel continente africano, la “casa in acciaio” legata prima all’attuazione di programmi di promozione e sviluppo, CECA, ACAI, ecc., e successivamente, alla elaborazione di sistemi integrati prefabbricati o industrializzati per l’edilizia residenziale e attualmente ad una sperimentazione tutta spostata sul piano linguistico. L’esperienza costruttiva della residenza in acciaio, in relazione agli indirizzi tematici considerati, ha innescato processi di innovazione tecnologica parziali e di margine, riguardanti a componente delle chiusure verticali, opache o trasparenti, al contrario ha implicato una forte tendenza alla ibridazione delle soluzioni tecniche, con un ricorso ad elementi costruttivi tradizionali, ricercando nell’acciaio più le componenti di economicità o razionalità costruttiva e funzionale, piuttosto che potenzialità sintattiche e linguistiche.

In house architecture, the steel technologies use has constituted, specially in Italy, a research and experimentation field rather delimited. Although the house topic has been most important in the modernist discussion, becoming, after the war, a social problem, its declension as to steel technology remains conditioned by the historical events, the autarky, and cultural background doesn’t accept the temporary idea of housing, suggested by use of steel. In the outlook of vicissitude with fragmentary border reconstruction, the goal is to research technical modes and building system and to assess technique and shape implications. These technical-project vicissitudes were analyzed as to different topic trends: “experimental house”, “antiseismic house”, “temporary house” and “steel house”. The building experiences of steel house have implied innovation processes, marginal and partial, and large and general tendency to technique hybridization, researching more the factors of constructive and functional rationalization, than the syntactic and linguistic potentialities.

Building for housing. Steel technologies in the twentieth century italian house

MORGANTI, RENATO TEOFILO GIUSEPPE;TOSONE, ALESSANDRA
2007-01-01

Abstract

In house architecture, the steel technologies use has constituted, specially in Italy, a research and experimentation field rather delimited. Although the house topic has been most important in the modernist discussion, becoming, after the war, a social problem, its declension as to steel technology remains conditioned by the historical events, the autarky, and cultural background doesn’t accept the temporary idea of housing, suggested by use of steel. In the outlook of vicissitude with fragmentary border reconstruction, the goal is to research technical modes and building system and to assess technique and shape implications. These technical-project vicissitudes were analyzed as to different topic trends: “experimental house”, “antiseismic house”, “temporary house” and “steel house”. The building experiences of steel house have implied innovation processes, marginal and partial, and large and general tendency to technique hybridization, researching more the factors of constructive and functional rationalization, than the syntactic and linguistic potentialities.
2007
978-1-921166-68-6
L’impiego delle tecnologie dell’acciaio nell’architettura per la residenza ha da sempre rappresentato, specialmente per l’Italia, un ambito di ricerca e sperimentazione circoscritto. Nonostante infatti, anche in Italia, la residenza si pone come tema centrale al dibattito modernista e, successivamente agli eventi bellici, come problema sociale, la sua declinazione rispetto alla tecnologia dell’acciaio resta condizionata dalla particolarità delle vicende storiche nazionali (l’autarchia), e da un retroterra culturale in cui l’abitare mal si coniuga con l’idea di provvisorietà cui spesso è riferito l’impiego di queste tecnologie. Rispetto al contesto delineato, nell’ottica di una ricostruzione delle vicende, dai contorni frammentari, della costruzione in acciaio della residenza, a partire dagli anni ’30, l’obiettivo è quello di rintracciare modalità tecniche e sistemi costruttivi sperimentati e prodotti, analizzandone le specificità rispetto ad un ambito operativo orientato all’impiego di tecnologie di tipo tradizionale, e di analizzarne le implicazioni di natura tecnologica e formale, evidenziando se e come l’uso dell’acciaio sia stato coerentemente esteso all’intero sistema costruttivo. Le vicende tecnico-progettuali della casa in acciaio sono ricondotte a diversi filoni tematici: “la casa provvisoria”, per l’emergenza, e la “casa antisismica”, per la sicurezza, rispetto al tema degli eventi calamitosi e del terremoto, la “casa sperimentale” legata alle nuove istanze culturali, progettata e costruita a titolo dimostrativo in ambito nazionale e internazionale,”la casa d’oltremare”, prodotto industriale esportato prevalentemente nel continente africano, la “casa in acciaio” legata prima all’attuazione di programmi di promozione e sviluppo, CECA, ACAI, ecc., e successivamente, alla elaborazione di sistemi integrati prefabbricati o industrializzati per l’edilizia residenziale e attualmente ad una sperimentazione tutta spostata sul piano linguistico. L’esperienza costruttiva della residenza in acciaio, in relazione agli indirizzi tematici considerati, ha innescato processi di innovazione tecnologica parziali e di margine, riguardanti a componente delle chiusure verticali, opache o trasparenti, al contrario ha implicato una forte tendenza alla ibridazione delle soluzioni tecniche, con un ricorso ad elementi costruttivi tradizionali, ricercando nell’acciaio più le componenti di economicità o razionalità costruttiva e funzionale, piuttosto che potenzialità sintattiche e linguistiche.
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