La temperatura dei corpi idrici superficiali è un indicatore importante della qualità dell’acqua, influenzabile dalla presenza di immissioni derivanti da attività antropiche ed è regolamentata in Italia dal D.Lgs. 152/2006. La determinazione delle temperature dei corsi d’acqua con metodi tradizionali è limitata dalle discretizzazioni spaziali di campionamento necessariamente puntuali. Il metodo di misura con termografia IR (lunghezze d’onda tra 8 e 14 μm), tramite termocamera portatile in situ, consente di ottenere, a partire dal fenomeno di irraggiamento della superficie del corpo d’acqua, i dati di distribuzione superficiale delle temperature per aree aventi estensioni che, seppur limitate, risultano adeguate all’indagine di dettaglio dei singoli scarichi e delle relative caratteristiche. Nel presente studio, oltre ad una valutazione preliminare delle incertezze proprie del metodo, si è effettuata una analisi dettagliata dei dati termografici raccolti in prossimità di uno scarico ubicato sul fiume Aterno nel territorio del Comune di L’Aquila (zona Via Ponte Rasarolo) finalizzata alla validazione del metodo stesso, in relazione ai diversi elementi di potenziale disturbo della misurazione, confermando la validità generale del metodo, pur con la necessità di adottare criteri di elaborazione statistica dei dati per l’attenuazione degli errori. La bontà dei risultati ottenuti è stata riscontrata anche con la misurazione diretta della temperatura con apposita strumentazione.

Misure di inquinamento termico dei corpi idrici superficiali con tecnica termografica IR.

TODISCO, MARIA TERESA;
2012-01-01

Abstract

La temperatura dei corpi idrici superficiali è un indicatore importante della qualità dell’acqua, influenzabile dalla presenza di immissioni derivanti da attività antropiche ed è regolamentata in Italia dal D.Lgs. 152/2006. La determinazione delle temperature dei corsi d’acqua con metodi tradizionali è limitata dalle discretizzazioni spaziali di campionamento necessariamente puntuali. Il metodo di misura con termografia IR (lunghezze d’onda tra 8 e 14 μm), tramite termocamera portatile in situ, consente di ottenere, a partire dal fenomeno di irraggiamento della superficie del corpo d’acqua, i dati di distribuzione superficiale delle temperature per aree aventi estensioni che, seppur limitate, risultano adeguate all’indagine di dettaglio dei singoli scarichi e delle relative caratteristiche. Nel presente studio, oltre ad una valutazione preliminare delle incertezze proprie del metodo, si è effettuata una analisi dettagliata dei dati termografici raccolti in prossimità di uno scarico ubicato sul fiume Aterno nel territorio del Comune di L’Aquila (zona Via Ponte Rasarolo) finalizzata alla validazione del metodo stesso, in relazione ai diversi elementi di potenziale disturbo della misurazione, confermando la validità generale del metodo, pur con la necessità di adottare criteri di elaborazione statistica dei dati per l’attenuazione degli errori. La bontà dei risultati ottenuti è stata riscontrata anche con la misurazione diretta della temperatura con apposita strumentazione.
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