In Italia l’uso delle tecnologie dell’acciaio nell’edilizia residenziale ha rappresentato un campo di ricerca e sperimentazione progettuale caratterizzato da episodi circoscritti e discontinui a causa, sia delle vicende storiche nazionali, sia di un particolare background culturale. La ricerca di un filo rosso che ricolleghi le vicende tecnico-progettuali della casa in acciaio può rappresentare l’occasione per capire la reale partecipazione della cultura tecnologica italiana al tema della innovazione delle tecniche e analizzare in modo critico gli specifici contributi. In un quadro più ampio di attività di ricerca dopo le vicende della “casa sperimentale” a struttura metallica, costruita a titolo dimostrativo e della “casa antisismica” realizzata, mediante l’istituto del concorso, dopo ogni episodio calamitoso, il presente contributo intende, ricostruire quelle relative alla “casa prefabbricata”. Si proporre quindi, una analisi critica delle numerose ricerche e sperimentazioni condotte tra gli anni ’60 e ’70 sulla prefabbricazione edilizia per la residenza, sia per “programmi”, che per “componenti coordinati “ in cui si ricorra all’uso dell’acciaio. Nell’inquadramento delle vicende e delle problematiche della casa struttura metallica, nel particolare contesto italiano, il periodo e la fase legate alla prefabbricazione segnano infatti, un momento significativo per il dibattito culturale sul tema della residenza e per gli studi teorici e applicati. Ricerche teoriche e progettuali a carattere sperimentale e una serie di iniziative volte alla produzione vengono avviate da enti sia pubblici e privati; in particolare nascono numerosi centri di ricerca (CRAPER, AIRE, l’AIP, CSEN, ecc.) in cui si attivano positive sinergie tra università e industria; si avviano diverse attività tra gruppi di progettazione e enti e società legati sia alla promozione dell’acciaio che alla produzione. Contemporaneamente alcuni architetti tentano una traduzione dei codici della prefabbricazione nella cifra, tutta italiana, di una progettazione spinta verso il design. A questo quadro sono ricondotti i casi di studio più significativi della attività di ricerca e sperimentazione sulla prefabbricazione leggera: C.P.A.,“Studio di un programma edilizio con impostazione integrale della progettazione”, per edilizia residenziale dipendenti Italsider; G. M. Oliveri, A. Mendini, e Ass. “Progetto di componenti edilizi industrializzati per la libera realizzazione di tipologie abitative”; Gruppo F. Donato, E. Piroddi, et al “Studio per l’inserimento delle strutture e degli elementi costruttivi in acciaio nel processo di industrializzazione a ciclo aperto”; L. Cosenza “Progetto mattone-acciaio”, per il Centro Studi Edilizia Napoli; A. Mangiarotti “Case e scuole prefabbricate a struttura metallica”, “Case prefabbricate in lamiera zincata”; Eduardo Vittoria, ecc.

Prefabbricazione leggera nell’edilizia residenziale: ricerca e sperimentazione di sistemi costruttivi in acciaio, Italia 1960-1970

TOSONE, ALESSANDRA
2012-01-01

Abstract

In Italia l’uso delle tecnologie dell’acciaio nell’edilizia residenziale ha rappresentato un campo di ricerca e sperimentazione progettuale caratterizzato da episodi circoscritti e discontinui a causa, sia delle vicende storiche nazionali, sia di un particolare background culturale. La ricerca di un filo rosso che ricolleghi le vicende tecnico-progettuali della casa in acciaio può rappresentare l’occasione per capire la reale partecipazione della cultura tecnologica italiana al tema della innovazione delle tecniche e analizzare in modo critico gli specifici contributi. In un quadro più ampio di attività di ricerca dopo le vicende della “casa sperimentale” a struttura metallica, costruita a titolo dimostrativo e della “casa antisismica” realizzata, mediante l’istituto del concorso, dopo ogni episodio calamitoso, il presente contributo intende, ricostruire quelle relative alla “casa prefabbricata”. Si proporre quindi, una analisi critica delle numerose ricerche e sperimentazioni condotte tra gli anni ’60 e ’70 sulla prefabbricazione edilizia per la residenza, sia per “programmi”, che per “componenti coordinati “ in cui si ricorra all’uso dell’acciaio. Nell’inquadramento delle vicende e delle problematiche della casa struttura metallica, nel particolare contesto italiano, il periodo e la fase legate alla prefabbricazione segnano infatti, un momento significativo per il dibattito culturale sul tema della residenza e per gli studi teorici e applicati. Ricerche teoriche e progettuali a carattere sperimentale e una serie di iniziative volte alla produzione vengono avviate da enti sia pubblici e privati; in particolare nascono numerosi centri di ricerca (CRAPER, AIRE, l’AIP, CSEN, ecc.) in cui si attivano positive sinergie tra università e industria; si avviano diverse attività tra gruppi di progettazione e enti e società legati sia alla promozione dell’acciaio che alla produzione. Contemporaneamente alcuni architetti tentano una traduzione dei codici della prefabbricazione nella cifra, tutta italiana, di una progettazione spinta verso il design. A questo quadro sono ricondotti i casi di studio più significativi della attività di ricerca e sperimentazione sulla prefabbricazione leggera: C.P.A.,“Studio di un programma edilizio con impostazione integrale della progettazione”, per edilizia residenziale dipendenti Italsider; G. M. Oliveri, A. Mendini, e Ass. “Progetto di componenti edilizi industrializzati per la libera realizzazione di tipologie abitative”; Gruppo F. Donato, E. Piroddi, et al “Studio per l’inserimento delle strutture e degli elementi costruttivi in acciaio nel processo di industrializzazione a ciclo aperto”; L. Cosenza “Progetto mattone-acciaio”, per il Centro Studi Edilizia Napoli; A. Mangiarotti “Case e scuole prefabbricate a struttura metallica”, “Case prefabbricate in lamiera zincata”; Eduardo Vittoria, ecc.
2012
978-88-87479-48-5
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