In questo lavoro viene presentata una modellazione ciclica di strutture lignee a telaio leggero per componenti realizzata mediante elementi molla non lineari. Il modello è stato implementato in un software ad elementi finiti di uso commerciale e consiste nell’impiego di molle non lineari aventi ciclo isteretico predefinito per rappresentare il comportamento dei chiodi e di molle diagonali per simulare il comportamento globale delle pareti. È stato dapprima sviluppato un modello di parete a telaio leggero utilizzando molle a 2 gradi di libertà per simulare il comportamento del singolo chiodo fra pannello e traverso/montante (approccio M1). Tale modello è stato validato su prove sperimentali di pareti singole e successivamente utilizzato per calibrare le molle diagonali, rappresentative del comportamento d’insieme della parete stessa (approccio M2). Quest’ultimo approccio è stato applicato alla modellazione tridimensionale di un edificio con struttura a telaio leggero per il quale alcune prove sperimentali su tavola vibrante sono disponibili in letteratura. La successiva validazione del risultato numerico sul test sperimentale conferma l’accuratezza del modello sviluppato ai fini della valutazione dell’energia dissipata e del comportamento globale in condizioni sismiche. Complessivamente il modello proposto può ritenersi utile per la modellazione ciclica di strutture a telaio leggero, rappresentando un approccio di facile utilizzo e di peso computazionale limitato.

“Modellazione per componenti del comportamento sismico di strutture lignee a telaio leggero.”

FRAGIACOMO, Massimo;
2013-01-01

Abstract

In questo lavoro viene presentata una modellazione ciclica di strutture lignee a telaio leggero per componenti realizzata mediante elementi molla non lineari. Il modello è stato implementato in un software ad elementi finiti di uso commerciale e consiste nell’impiego di molle non lineari aventi ciclo isteretico predefinito per rappresentare il comportamento dei chiodi e di molle diagonali per simulare il comportamento globale delle pareti. È stato dapprima sviluppato un modello di parete a telaio leggero utilizzando molle a 2 gradi di libertà per simulare il comportamento del singolo chiodo fra pannello e traverso/montante (approccio M1). Tale modello è stato validato su prove sperimentali di pareti singole e successivamente utilizzato per calibrare le molle diagonali, rappresentative del comportamento d’insieme della parete stessa (approccio M2). Quest’ultimo approccio è stato applicato alla modellazione tridimensionale di un edificio con struttura a telaio leggero per il quale alcune prove sperimentali su tavola vibrante sono disponibili in letteratura. La successiva validazione del risultato numerico sul test sperimentale conferma l’accuratezza del modello sviluppato ai fini della valutazione dell’energia dissipata e del comportamento globale in condizioni sismiche. Complessivamente il modello proposto può ritenersi utile per la modellazione ciclica di strutture a telaio leggero, rappresentando un approccio di facile utilizzo e di peso computazionale limitato.
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