Il testo oggetto di questo lavoro, il cosiddetto Preislied di Wather von der Vogelweide, è notissimo e ampiamente studiato in molte diverse prospettive; e ampia e variegata ne è la ricezione, tanto medievale che moderna, tanto scientifica quanto popolare, soprattutto a partire dal IX secolo – basti ricordarne i molteplici echi in quello che a partire dalla Repubblica di Weimar fu - ed è - l’inno nazionale tedesco, il Lied der Deutschen di Heinrich Hoffman von Fallersleben. Qui l’analisi si concentra sull’uso, nel testo, dell’aggettivo tiusch, in particolare come attributo, oltre che di vrouwe e di man, del sostantivo astratto zuht, che vale ‘cortesia, educazione, costume’ – un uso del tutto isolato in tedesco medio e nel corpus di Walther, che anticipa un ampliamento semantico in senso qualitativo che si avrà, tolta quest’unica attestazione, soltanto a partire dal XV secolo. Il lavoro si articola in due parti: nella prima, i riferimenti alla supremazia dei costumi tedeschi e la lode etnocentrica contenuti nella lirica di Walther vengono esaminati nel testo e nel contesto del suo corpus e della produzione poetica contemporanea, e ricondotti alla polemica tra Minnesänger tedeschi e trovatori provenzali; nella seconda, si prende in esame il ruolo giocato dall’aggettivo deutsch nella ricezione moderna del Preislied, con particolare attenzione alla fortuna altoatesina.

La supremazia dei costumi tedeschi in Walther. Contributo alla storia dell'aggettivo deutsch

STAITI, CHIARA CLEMENTINA MARIA
2004-01-01

Abstract

Il testo oggetto di questo lavoro, il cosiddetto Preislied di Wather von der Vogelweide, è notissimo e ampiamente studiato in molte diverse prospettive; e ampia e variegata ne è la ricezione, tanto medievale che moderna, tanto scientifica quanto popolare, soprattutto a partire dal IX secolo – basti ricordarne i molteplici echi in quello che a partire dalla Repubblica di Weimar fu - ed è - l’inno nazionale tedesco, il Lied der Deutschen di Heinrich Hoffman von Fallersleben. Qui l’analisi si concentra sull’uso, nel testo, dell’aggettivo tiusch, in particolare come attributo, oltre che di vrouwe e di man, del sostantivo astratto zuht, che vale ‘cortesia, educazione, costume’ – un uso del tutto isolato in tedesco medio e nel corpus di Walther, che anticipa un ampliamento semantico in senso qualitativo che si avrà, tolta quest’unica attestazione, soltanto a partire dal XV secolo. Il lavoro si articola in due parti: nella prima, i riferimenti alla supremazia dei costumi tedeschi e la lode etnocentrica contenuti nella lirica di Walther vengono esaminati nel testo e nel contesto del suo corpus e della produzione poetica contemporanea, e ricondotti alla polemica tra Minnesänger tedeschi e trovatori provenzali; nella seconda, si prende in esame il ruolo giocato dall’aggettivo deutsch nella ricezione moderna del Preislied, con particolare attenzione alla fortuna altoatesina.
2004
88-8443-065-8
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